A Gragnola incontro sulla malattia che colpisce l’olivo

Anche nella Lunigiana orientale segnalato l’allarme cecidomia o “moscerino suggiscorza”

Un momento dell'incontro che si è tenuto a Gragnola
Un momento dell’incontro che si è tenuto a Gragnola

Si è svolto venerdì scorso a Gragnola un incontro inserito in un ciclo di conferenze promosse dall’amministrazione comunale di Fivizzano, in particolare dall’assessore Giovanni Jr Poleschi, su sollecitazione del Consorzio Agrario di Gragnola che monitorizza e dà voce alle problematiche dell’agricoltura nella Lunigiana Orientale. L’argomento trattato si è sviluppato attorno al problema della Cecidomia, una famiglia di insetti, il più noto e diffuso dei quali è l’esemplare chiamato volgarmente “moscerino suggiscorza”, che negli ultimi tempi sta attaccando gli olivi nella zona della Valle del Lucido e dell’Aulella ed in particolare nelle aree di Alebbio, Secognano, Gragnola Traggiara, Codiponte, Casciana, Colognola e zone limitrofe. Una simile infestazione è stata documentata anche in alcune zone della provincia di Grosseto. Questi incontri hanno come scopo quello di fornire una risposta alle preoccupazioni di molti agricoltori, anche amatoriali, che seguono i loro appezzamenti di terreno e che nell’olivo e nel pregiato olio che ne deriva trovano non solo una passione agricola, ma in molti casi anche una fonte secondaria di reddito. Gli incontri fanno parte di un progetto più vasto della Regione Toscana che, con la collaborazione della Scuola Superiore “Sant’Anna” di Pisa, sta monitorando, attraverso gli esperti e i tecnici dell’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo e forestale (ARSIA), tutte le zone agricole toscana evidenziando le criticità e suggerendo le adeguate risposte e gli opportuni interventi. La ricerca è affidata, tra gli altri, all’entomologo Ruggero Petacchi, tra i massimi esperti del settore, che ha tenuto la conferenza di fronte a un folto e attento pubblico, sostenuto e coadiuvato sul territorio dal dott. Andrea Bonfigli, gestore del Consorzio Agrario di Gragnola.

Il pubblico intervenuto tra cui si possono notare, a sinistra, l'assessore Giovanni Poleschi e il sindaco Paolo Grassi
Il pubblico intervenuto tra cui si possono notare, a sinistra, l’assessore Giovanni Poleschi e il sindaco Paolo Grassi

Il prof. Petacchi ha descritto a grandi linee l’azione del piccolo insetto, che inizia con la deposizione delle uova sopra le foglie; alla schiusa nascono le larve che trovano dimora nelle foglie stesse e le sollecitano a sviluppare una sorta di concrezione – la galla – che ne limita la capacità di fotosintesi, riducendo lo sviluppo della foglia e, quindi, dell’intera pianta. Le conseguenze si manifestano all’inizio con un calo della produzione ma possono arrivare al rischio di seccatura della pianta stessa. I rimedi consistono in particolare nella potatura fatta nei mesi di marzo o aprile e nell’aumento del numero degli antagonisti che nelle zone infestate sono presenti in numero non sufficiente a combattere l’invasione e la preminenza della Cecidomia. In un’apposita sezione dedicata alla problematica, sul sito del comune – www.comune.fivizzano.ms.it – sono stati pubblicati i report e gli aggiornamenti sulla ricerca del prof. Petacchi. All’incontro erano presenti il sindaco Paolo Grassi e l’assessore Giovanni Poleschi a sottolineare l’importanza della questione e a testimoniare l’attenzione e il sostegno delle istituzioni. Un importante presidio sul territorio, che serve come fonte di informazioni e di suggerimenti atte a monitorare e combattere il diffondersi della malattia, è il Consorzio Agricolo di Gragnola, che è aperto tutti i giorni e che nel proprio sito – www.bonfiglidomenico.it – raccoglie istanze e propone opportuni suggerimenti. Corrado Leoni