
SdC Days 2018. Tre giorni di confronti sulle Sale della Comunità
Seconda edizione degli SdC Days (1-3 giugno) dedicati alle Sale della Comunità, promossi dall’Associazione cattolica esercenti cinema (Acec). Dopo il successo dell’edizione 2017 ad Ascoli Piceno, l’Acec ha riunito esercenti e addetti ai lavori nel territorio emiliano, a Bologna, per tre giorni con l’obiettivo di condividere esperienze di gestione della Sala e riflessioni sugli aspetti economici, gestionali, culturali e pastorali che riguardano il patrimonio di queste strutture sul territorio.
Il Sir, insieme alla Commissione nazionale valutazione film della Cei, ha seguito l’evento. I lavori degli SdC Days 2018 sono stati inaugurati dall’intervento del sottosegretario della Conferenza episcopale italiana e direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali Cei, don Ivan Maffeis, in dialogo con il presidente Acec don Adriano Bianchi.
In particolare don Maffeis, richiamando l’esperienza della Assemblea generale dei vescovi italiani appena conclusa in Vaticano, dal 21 al 24 maggio, ha sottolineato: “L’Assemblea generale della Cei, il cui filo conduttore quest’anno è stata la riflessione sul ruolo dei media e le ricadute educative, ci consegna un importante guadagno e onere insieme: l’importanza di esprimere al meglio le potenzialità dei nostri media nazionali e locali al servizio della comunità tutta, così come l’urgenza di un impegno più attento attraverso i media per l’azione pastorale ed educativa sul territorio. Prezioso e centrale in questa cornice è il contributo della Sala della Comunità, spazio di dialogo e condivisione culturale, come del resto ci indicava già nel 2004 il Direttorio CEI Comunicazione e missione”.
Registrando questo momento di riflessione in atto nella Chiesa in Italia, il presidente Acec don Adriano Bianchi ha sottolineato: “La Sala della Comunità con la sua peculiare identità ecclesiale e culturale non può non mettersi in discussione in questo percorso. Il radicamento territoriale e la sua capacità di interpellare la vita e la fede attraverso il cinema, il teatro e la musica sono la sua peculiarità principale”.
Nel secondo giorno, segnato anche dalla presenza dell’arcivescovo di Bologna mons. Matteo Maria Zuppi, è stata presentata l’indagine “Junior Cinema” condotta dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, a cura dei docenti Maria Grazia Fanchi e Alberto Bourlot. L’indagine punta a fotografare consumi, aspettative e immaginario cinematografico delle giovani generazioni, attraverso un campione di 6mila bambini e ragazzi, residenti in 28 comuni lungo il territorio nazionale.
Lo studio, di prossima pubblicazione, ci consegna un quadro interessante sulla generazione “under 14”, mostrando forme, tempi e modi di consumo dei film di parte dei giovanissimi. La ricerca si rivela così uno strumento utile per comprendere abitudini, gusti e persino disaffezioni dei ragazzi, per lavorare a politiche culturali mirate e di senso.
L’ultima giornata degli SdC Days ha ribadito la centralità della Sala della Comunità, strumento variegato, utile, imprevedibile, per riuscire a creare quella alleanza ideale tra territorio e cultura, per far diventare quel luogo non semplice contenitore ma vero e proprio contenuto in grado di esprimere potenzialità, creatività, fantasia.
La manifestazione si è chiusa con l’omaggio al regista Pupi Avati, al quale l’Acec Emilia Romagna ha voluto consegnare un premio per la sua lunga attività, tra cinema e televisione, molta parte della quale è stata dedicata a valorizzare la Regione sotto il profilo culturale, storico, geografico e religioso.
È stata una conclusione in linea con l’obiettivo di disegnare un ruolo per la Sala della Comunità, che si preannuncia sempre più ricco e stimolante per il futuro.