Dati e prospettive delle scuole lunigianesi dopo le iscrizioni

Non ci sono novità sensazionali per le classi prime degli istituti di II grado

La sede del Liceo Classico Vescovile "Mons.Marco Mori"
La sede del Liceo Classico Vescovile “Mons.Marco Mori” a Pontremoli

Chiuse le iscrizioni ormai da un paio di mesi, si può provare a fare il punto su quelle che saranno le future classi prime degli Istituti secondari di II grado della Lunigiana che, come abbiamo scritto più volte, vorrebbe ancora accogliere, per tanto tempo, nelle sue scuole i suoi ragazzi e le sue ragazze, continuando ad offrire loro il miglior insegnamento, le migliori opportunità formative e le esperienze necessarie per conoscere e praticare il mondo. I tre poli – tecnico, professionale e liceale – lunigianesi continuano a svolgere queste importanti e significative attività didattico-educative, alternando, per quanto riguarda le iscrizioni, situazioni decisamente positive a difficoltà nel mettere insieme i numeri di alunni sufficienti a formare la classe prima. L’auspicio è che a settembre si possano formare anche quelle classi che attualmente presentano un numero di iscrizioni insufficienti. Si è già scritto dell’importanza di disporre di edifici scolastici accoglienti e sicuri, capaci di offrire un’immagine positiva della scuola e quindi a favorire anche le iscrizioni.

I lavori al polo scolastico "Da Vinci" di Villafranca
I lavori al polo scolastico “Da Vinci” di Villafranca
La sede dell'Ipsia Pacinotti Bagnone
La sede dell’Ipsia Pacinotti Bagnone

Così, anche per impulso dei sindaci, dei genitori, degli operatori scolastici e con la collaborazione con la Provincia, la Lunigiana sta progressivamente rinnovando le sue strutture scolastiche: edifici nuovi per il Pacinotti di Bagnone e per il Da Vinci di Villafranca che, a settembre, con il completamento del terzo lotto, abbandonerà definitivamente l’ex-convento, attualmente sede degli uffici, e potrà riunire le 14 aule, i laboratori, l’aula magna e gli uffici di presidenza e segreteria sotto un unico tetto. Gli alunni che frequenteranno la classe prima sono in tutto 54, dei quali 20 alle Scienze applicate. Il Malaspina di Pontremoli formerà tre classi prime: due alle Scienze umane con 33 alunni e una al Linguistico che ha avuto meno iscrizioni (18) rispetto al passato. Alcuni problemi riguardanti la struttura sono oggetto di monitoraggio continuo da parte delle Amministrazioni comunale e provinciale e non è quindi il caso di fare allarmismi per lo storico edificio. I Licei classici, da noi come in Italia, conoscono stagioni alterne di calo e di aumento delle iscrizioni alla IV ginnasio. Lo scorso anno il Liceo aullese ha incontrato qualche difficoltà, mentre con i 15 iscritti verrà formata, a settembre, la IV ginnasio. Il Vescovile “Mons. M. Mori”, al contrario, con 8 alunni registra un calo rispetto all’anno scolastico in corso.

La facciata della sede pontremolese dell'istituto Belmesseri
La facciata della sede pontremolese dell’istituto Belmesseri

Per quanto riguarda il Belmesseri, un notevole risultato sono i 27 iscritti alla prima dei Servizi commerciali di Villafranca, mentre ancora qualche problema si presenta al corso CAT (ex-geometri) di Pontremoli, anche se permane la speranza di poter incrementare il numero di 6 iscritti alla classe prima. Il corso AFM (ex-ragionieri) avrà una classe prima a Fivizzano con 13 iscritti e una a Pontremoli con 15, mentre gli iscritti al Turistico risultano 10. Infine, il Pacinotti di Bagnone, che conferma la tendenza positiva già in atto all’Alberghiero: 34 iscritti alla classe prima. Saranno, invece, 18 gli alunni che frequenteranno la prima MAT, mentre risultano numeri decisamente inferiori per l’Agrario e il corso Odontetecnico e presenta serie difficoltà il corso Socio-sanitario di Fivizzano. Questo, in sintesi, il quadro degli iscritti alle future classi prime che, se si riuscisse a bloccare l’esodo verso scuole di altre province, in particolare dello Spezzino, potrebbero essere numericamente più consistenti; addirittura si potrebbe sperare di riuscire ad arrotondare i numeri delle classi attualmente con pochi iscritti, riaprendo per alcuni corsi nuove prospettive e garantendone la necessaria e preziosa sopravvivenza. Più volte abbiamo offerto riflessioni e proposte per rilanciare le scuole lunigianesi, alcune delle quali si avvalgono anche dell’impegno e della collaborazione dei Comitati genitori. Viene il dubbio però che si parli di scuola e di scuole soltanto in poche, rare occasioni soprattutto di carattere emergenziale, mentre sarebbe il caso di discuterne per trovare davvero nuove idee e nuove strategie in favore delle scuole lunigianesi. Fabrizio Rosi