Tensioni sul regolamento dell’area camper di Casola

Si è tenuto il consiglio comunale che ha approvato le aliquote del 2018. Ma la polemica è scattata quando si è parlato dell’area camper del capoluogo l’accusa è che viene lasciata troppa libertà al futuro gestore dell’impianto

Panorama di Casola
Panorama di Casola

Si è svolto nel tardo pomeriggio di mercoledì 28 marzo la seduta del consiglio comunale di Casola con la lettura iniziale, divenuta ormai un rito, di una lettera del consigliere di minoranza Piergiorgio Belloni che marcava la propria assenza come protesta verso il sindaco Riccardo Ballerini, da cui attende ancora le scuse per “espressioni scurrili”, che gli avrebbe rivolto. Si è proseguito con il nutrito ordine del giorno, che ha visto la maggioranza approvare ogni punto, mentre l’opposizione votava contro l’approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili di proprietà comunale, le tariffe IMU per la seconda casa, la conferma dell’addizionale comunale IRPEF per il 2018. In merito alla gestione dei rifiuti l’opposizione ricordava, tramite Francesco Micheli, che con la nuova gestione, rivolta in particolare alla raccolta differenziata, ci si attendeva un’attenzione maggiore per le persone più virtuose con una diminuzione dell’onere finanziario, ciò che sembra non avvenire di fronte ad un adeguamento tariffario legato all’inflazione. Il documento unico di previsione 2018-2020 accompagnato dal Bilancio di previsione sembra, a detta del segretario del Partito Democratico e capogruppo Gianpiero Berti, un manifesto elettorale con tante buone intenzioni piuttosto che un programma di rilancio economico e di iniziative sociali volti a promuovere il territorio e a interrompere lo spopolamento e il degrado ambientale.

Riccardo Ballerini, sindaco di Casola e presidente uscente dell'Unione di Comuni
Riccardo Ballerini, sindaco di Casola

Ma l’argomento più scottante è stata la presentazione di un regolamento per l’utilizzo dell’area camper nel capoluogo, tornata a disposizione e riportata a decoro dopo dieci anni di non utilizzo per le vicende legate ad una concessione fatta ad un’associazione, che è entrata in contenzioso con l’amministrazione togliendo di fatto l’area ad una fruibilità sociale per la quale era stata creata. Il regolamento vorrebbe essere prodromo ad un bando con gara di concessione, con il quale affidare l’area ad un’associazione o a un privato con il rischio di incorrere nello stesso errore con il quale l’allora sindaco Belloni aveva stipulato un accordo in concessione, non contestato di lì a pochi giorni dal sindaco, il cui risultato è stata la privazione per più di dieci anni di disponibilità della struttura per la cittadinanza e le associazioni del Comune. Questo regolamento sembra una foglia di fico con la quale nascondere l’evidente rischio che comporterà un’eventuale nuova concessione con un qualsiasi organismo associativo o persona privata, perché contiene una postilla nella quale si dice che il gestore si accorderà con l’amministrazione per l’utilizzo da parte della stessa per un massimo di dieci giorni all’anno senza specificare quali giorni e in quali date, lasciando libertà al concessionario di metterla a disposizione quando meglio ritiene. Ancora più incerta la possibilità di utilizzo da parte delle associazioni del territorio, che dovranno accordarsi di volta in volta con il gestore per eventuali manifestazioni, stipulando con lo stesso un contratto per eventuali affitti o spese, del cui importo minimo o massimo non si parla nel regolamento.

Il capogruppo Berti propone che “la struttura rimanga in dotazione gestionale al Comune di Casola, che di anno in anno potrà concordare le manifestazioni con le varie associazioni culturali, turistiche, politiche, religiose per un corretto e proficuo utilizzo dell’area nello spirito, per il quale è stata voluta e costruita dalla volontà della popolazione, lasciando spazio in questo modo anche ad una possibile ripresa di una società sportiva calcistica, che andrebbe ad integrare l’attività sociale e di aggregazione del territorio. Paventa e denuncia che la scelta di affidare a terzi in concessione l’Area, che in questo modo uscirà dalla disponibilità esclusiva del Comune, avrà come risultato quanto già sperimentato negli ultimi dieci anni a danno della popolazione e del territorio”.

Corrado Leoni