Mesi nei campi di lavoro in Germania. Consegnate alle famiglie le Medaglie d’Onore. Presente Gino Beghini uno dei deportati. Ai neo diciottenni regalata la Costituzione
La sala consiliare di Filattiera sabato pomeriggio era gremita per il Consiglio Comuale aperto nel corso del quale il prefetto, Enrico Ricci, ha consegnato le Medaglie d’Onore ai famigliari dei filattieresi che nel periodo dell’occupazione tedesca erano stati deportati in Germania e internati nei campi di lavoro sino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La sindaca di Filattiera, Annalisa Folloni, ha sottolineato l’importanza di ricordare quanto accaduto ormai 75 anni fa, il dramma di famiglie smembrate con la cattura dei militari a seguito dell’annuncio dell’Armistizio dell’8 settembre 1943 o dei rastrellamenti: per Filattiera quello di fine giugno 1944, il più feroce di tutti.
Uomini portati nei campi di lavoro del Reich, soprattutto nelle fabbriche dell’industria pesante, obbligati a turni anche di 10 ore, malnutriti e poco protetti dal freddo. Una sorte toccata a 1,5 milioni di italiani, tra militari e civili.
Di quelli che da Filattiera si ritrovarono in Germania, sono state fino ad ora raccolte 26 memorie grazie all’iniziativa del Comune di Filattiera con il lavoro coordinato da Nino Ianni (ANPI e Istituto Storico della Resistenza). Volti commossi quelli in sala a Filattiera: fratelli, sorelle, figli e nipoti di chi nel frattempo ci ha lasciato senza aver mai dimenticato quei drammatici mesi passati lontano. Ma un testimone diretto a Filettiera c’era: Gino Beghini (che aveva ricevuto la Medaglia d’Onore nel 2014), da anni residente a Massa, che non ha voluto perdere l’occasione di tornare nel paese natale per testimoniare quell’esperienza lontana ma ancora scolpita nella mente e, soprattutto, per rappresentare tutti quelli che non ci sono più. Nel corso del pomeriggio la sindaca ha voluto anche coinvolgere i giovani di Filattiera che quest’anno arrivano alla maggiore età: ai neodiciottenni è stata infatti consegnata una copia della Costituzione Italiana. (p.biss.)
Ecco i nomi dei deportati ai quali è stata assegnata la Medaglia d’Onore consegnata ai famigliari
Carlo e Dante Bergamaschi, Enrico Della Zoppa, Angelo e Milo Lucchetti, Alfredo Mori, Alberto e Guido Moscatelli, Francesco Notari, Guido Giuseppe Simoncini.
Erano presenti anche i famigliari di altri deportati che avevano ricevuto la medaglia nel 2016: Felice Balestracci, Domenico Borrini, Renato Capiferri, Pierino Carnesecca, Bruno Cupressi, Giuseppe Dellazoppa, Giuseppe Leoncini, Alfredo e Giuseppe Martelli, Natale Pezzoni, Emilio Simoncini, Giovanni Veroni, Rino Veroni, Aldo e Francesco Zammori .
Ecco, infine, l’elenco dei neo diciottenni: Eleonora Angella, Suami Basem, Francesco Bulluggiu, Alice Cobo, Filippo Fontana, Andrea Giovannacci, Laura Leoncini, Nicolò Mori, Andrea Pedroni, Luca Perdixi, Simone Pezzoni, Pietro Reggiani, Giulia Scarpellini, Diego Tavaroni, Michele Volpi, Mylene Handi Zongo Nongobzanga.