
Dal 4 al 10 settembre studio e concerti tra Pontremoli e Filattiera
Quest’anno dal 4 al 10 settembre si è rinnovata l’esperienza dei concerti in un crescendo di ottime prestazioni da parte di 30 tra maestri e allievi, raccolti insieme da comunicazione del bando Campus musicale della Lunigiana su facebook.
Il gradimento del pubblico è stato altissimo, dimostrato da lunghi e caldi applausi e da un ascolto attento e compiaciuto. Assecondava il piacere anche la bellezza dei luoghi dei concerti, a Pontremoli il salone di palazzo Dosi Magnavacca costruito e affrescato in stile barocco con la particolarità del quadraturismo da G.Battista Natali (1698-1768) e delle pitture di Giuseppe Galeotti; l’oratorio barocco di Nostra Donna che conserva integra la sua perfezione di forme e di immagini; il restaurato Teatro della Rosa che mantiene tutto l’impianto ed è oggi è uno dei pochi teatri funzionanti originali del Settecento; l’essenziale raffinata eleganza della chiesa romanica di S. Giorgio a Filattiera.
L’impegnativa iniziativa è stata resa possibile dal sostegno della Fondazione Carispezia, di Alessandra Magnavacca, dei partner Kawai, “Find us on”, “Un progetto di società”, dei Comuni di Pontremoli e Filattiera, dei parroci del Duomo e S.Colombano.
I musicisti studiano, suonano, compongono per esprimersi e per realizzare se stessi, ma vogliono anche donare agli altri la bellezza che sanno evocare dai loro strumenti. Da questa esigenza interiore è nata l’idea del maestro Giulio Plotino di famiglia residente a Ponticello, diplomato al Conservatorio di Genova, laureato a Utrecht, maestro concertatore, splendido violinista e con un curriculum prestigioso di concerti nel mondo, insegnante al Conservatorio di Genova. Con l’entusiasmo e la collaborazione di Marco Madoni musicologo laureato al Dams di Bologna, per il terzo anno ha radunato professionisti e allievi suoi e di altre scuole e ha realizzato una settimana di concerti a Pontremoli che hanno regalato al pubblico ore di grande piacevolezza e di alta qualità di esecuzione.
Dal 4 al 10 settembre, a Pontremoli e Filattiera è stato eseguito un percorso scelto tra le creazioni di musica sinfonica composta dai supremi maestri Bach, Beethoven, Chopin, Debussy, Paganini, Brahms e, per il Novecento, il polacco Lutoslawski che dalle influenze di Bela Bartòk è passato alle forti novità dell’avanguardia sperimentando variazioni che Curt Sacher ha trascritto per violoncello solo e che il giovane violoncellista coreano Youngwoo Lee ha proposto con mano esperta e sensibile, la stessa con cui ha eseguito due brani (glissées) del più grande compositore sudcoreano Isang Yun: un “sapore d’Oriente” con contaminazioni dalle avanguardie occidentali.
Nella suggestiva chiesa di San Giorgio di Filattiera il concerto era l’esecuzione integrale delle 30 Variazioni Goldberg di Bach trascritte per trio d’archi, interpretate da Dora Bratchkova violino, Gherad Muller viola, Alina Kudelevic violoncello, tre musicisti di levatura internazionale, che hanno reso in modo perfetto la ricercatissima architettura dei canoni della creazione bachiana che l’allievo Goldberg eseguiva al clavicembalo.
Nel gioiello barocco dell’oratorio di Nostra Donna il maestro Plotino e dieci allievi del campus sono stati brillanti nell’interpretazione per archi e clavicembalo di concerti dell’istriano Giuseppe Tartini coevo di Bach che elaborò un modo nuovo di suonare il violino. La limpida purezza delle musiche ha avuto risalto per mano dei musicisti: Plotino ha portato al massimo la virtuosità di un brano di Paganini, Luca Franzetti quella della Suite 3 di Bach, Igor Roma era trasportato dentro lo Scherzo n.2 di Chopin al pianoforte, Marco Alpi e Andrea Gallo anch’essi magnifici sulla tastiera, molto buona la prestazione di Daniela Di Fonzo, Emilia Gasparini al violino, Mata Cuccillato viola, Claudio Pasceri violoncello.
Il gran finale a palazzo Dosi Magnavacca con Sonata n.1 di Beethoven e Opera 12 con i maestri Plotino e Alpi in una perfetta sintonia di violino e pianoforte, la musica, assimilata dentro di sé, la esprimevano con raffinata sensibilità e mano esperta di tutte le gradualità espressive dei loro strumenti. A chiusura di una splendida settimana di musica la Sonata n.3 di Johannes Brahms con uno strepitoso Carlo Parazzoli primo violino dell’Orchesta S. Cecilia di Roma. Grazie.
(m.l.s.)