
Il vincitore sarà proclamato il 15 ottobre al Teatro della Rosa. Sei libri che affrontano la gastronomia tra letteratura, storia e riflessioni. Benelli: “tutti e sei i finalisti hanno alle spalle importanti case editrici”.

Il libro è pronto per andare… in tavola, sono stati infatti decisi i sei libri finalisti che il prossimo 15 ottobre al Teatro della Rosa, si contenderanno il 12° Premio Bancarella della Cucina. La Commissione di scelta, presa in esame la produzione editoriale del settore gastronomico dell’anno 2016, ha proclamato all’unanimità i sei vincitori del Premio Selezione 2017. Sei libri ognuno dei quali racconta in maniera diversa il mondo della gastronomia. C’è un unico romanzo “Sesso, droghe e macarons” di Roberta Deiana (Sperling & Kupfer) che con uno stile ricco di ironia racconta l’incontro tra un’esperta cuoca televisiva ed una giovane pornostar che dovranno convivere nella conduzione di un programma di cucina. Ma la gastronomia è anche storia come ci ricorda “Il potere della cucina” di Francesco Antinucci (Laterza), libro che racconta come tre cuochi, dall’umanesimo al Barocco, siano stati al centro di un gioco di cultura e di potere. Storia, sia pure molto recente, quella che racconta anche il libro “Pasta devolution” di Eleonora Cozzella (Giunti) che ci porta all’interno dell’evoluzione del piatto simbolo della cucina italiana che partito da pietanza “famigliare” ha trovato posto anche nei menu degli chef stellati. Poi spazio anche alle confessioni dirette dei cuochi, con “Carne trita” di Leonardo Lucarelli (Garzanti), il libro ci guida nei meandri delle cucine portandoci a conoscere cosa accade dietro le porte delle cucine dei locali. Poi spazio anche alla “parte liquida” della gastronomia con “Il grande racconto della birra” di Matteo Zamorani; (Vallardi); in cui si percorre la storia a 360 gradi di questa antichissima bevanda che viene considerata, fin dalle origini dell’umanità, una sorta di “pane liquido”. O ancora con “Il respiro del vino” di Luigi Moio, (Mondadori); che ci porta nel mondo magico dei profumi del vino per insegnarci a degustare, e soprattutto a godercelo con tutti i sensi e le emozioni. Nelle prossime settimane, i settanta librai delle due Associazioni; Unione Librai Pontremolesi e Unione Librai delle Bancarelle, e i dieci componenti, “Esperti dell’ambiente enogastronomico”, voteranno, a mezzo di scheda segreta, che verrà poi consegnata al notaio del Premio, il libro che riterranno meritevole di conquistare la statuetta del San Giovannino di Dio, patrono dei librai e simbolo della vittoria del Premio. “Vincitore assoluto” che verrà proclamato al Teatro della Rosa, domenica 15 ottobre alle ore 16, al termine dello spoglio pubblico delle schede pervenute al notaio. Atto finale di un premio giunto alla sua dodicesima edizione, infatti si tratta dell’ultimo nato dalla “costola” del Bancarella maggiore, nel 2006. Ma nonostante la giovane età si è già ritagliato uno spazio importante ed autonomo rispetto ai suoi “fratelli maggiori”. Dimostrazione di come sia un mercato fiorente legato all’enogastronomia con il proliferare di libri che riguardano il mondo della cucina e affini come ci conferma il segretario del Premio, Giuseppe Benelli, “quest’anno tutti i sei libri finalisti hanno alle spalle case editrici importanti”. Anche se Benelli evidenzia come la giuria del Bancarella non ha certo cercato la “comoda” strada delle ricette vendute dalle “star” della televisione ma ha voluto invece credere nell’incontro tra gastronomia e letteratura. Cercando di portare alla serata finale del Bancarella Cucina opere che abbiano una storia, un racconto, una dimensione letteraria che si unisca al contesto culinario. E questa filosofia è stata rispettata anche quest’anno con la voglia di unire buona cucina assieme ad un libro di buona qualità. Quale sarà il migliore (almeno per i giurati del Bancarella Cucina) lo scopriremo tra una quindicina di giorni. (r.s.)