Nuova evangelizzazione secondo il magistero di papa Francesco

In Seminario a Pontremoli la conferenza di Pier Paolo Triani organizzata dal Serra Club

papa FrancescoPer iniziativa del Serra Club Pontremoli-Lunigiana venerdì 19 maggio in Seminario c’è stata la bella opportunità di riflettere sull’aiuto che costantemente il Papa viene offrendo per rinvigorire nel concreto l’annuncio evangelico. Pier Paolo Triani dell’Università Cattolica, tornando nella sua Pontremoli, già altre volte ha tenuto relazioni importanti su temi pedagogici. Questa volta ha esaminato aspetti forti e coerenti del magistero di papa Francesco, avvertito dentro e fuori della Chiesa come la più alta autorità morale e intelligenza critica di ciò che sta accadendo nel mondo.
Lo stile di azione del magistero del Papa intende rivolgersi a chi crede, ai battezzati che non frequentano la vita religiosa, a chi non conosce o rifiuta Dio, a chi è tentato di seguire discutibili comunità estemporanee. É un magistero tutto ancorato ai documenti della vita della Chiesa, annunciato e testimoniato in uno stile gioioso, con esortazione agli evangelizzatori e alla comunità dei fedeli a trasmettere la gioia che viene dall’incontro continuo con Dio: “il cristiano deve essere disposto a farsi evangelizzare da Dio”. Una nuova evangelizzazione che il papa vuole “dinamica”, “comunicativa”, che entra nella realtà e che fa andare incontro all’altro.
Papa Francesco parla e si comporta secondo questa linea, è dinamico, sorprendente, esce verso il mondo in specifiche realtà di problemi e di situazioni (è arrivato a presentarsi come parroco che benedice le case!). Il soggetto principale dell’evangelizzazione sono le persone assai più e prima delle istituzioni curiali e dogmatiche, va considerata la “pietas”, la disposizione spirituale di un popolo che ama e crede, anche se non è praticante. La Chiesa è chiamata ad accompagnare il credente in modo pedagogico, a trasmettere l’orizzonte bello della gioia, della partecipazione ad un banchetto desiderabile; pertanto una pastorale affettiva e non raziocinante, che richiede gesti nuovi. Vanno superate alcune tentazioni: quella “pelagiana” di una Chiesa troppo legata alla norma, che non vuole cambiare le strutture, non umile e non disinteressata; quella “gnostica” di una Chiesa troppo razionale, che non entra nella vita delle persone. L’identità sostanziale del pontificato di Francesco è la misericordia, il contenuto supremo della nuova evangelizzazione è andare incontro a tutti ribadendo l’amore di Dio.
Un cristiano si riconosce dalla gioia alimentata dalla speranza, la Chiesa oggi è credibile se sa costruire oasi di gioia in una società che invece è spesso depressa se non disperata. I luoghi dell’evangelizzazione sono prima di tutto le periferie, dove la società del cosiddetto benessere materiale relega gli “ultimi”, i poveri, li sfrutta e li dimentica.
Il relatore Pier Paolo Triani è stato molto chiaro nell’esporre la continuità del magistero del Vangelo e anche la necessità di rinnovarlo in conformità alle urgenze e alle concrete condizioni del nostro tempo storico. Non è un opportunistico e relativistico adeguarsi, ma riscoperta dinamica e fedele dell’annuncio del Vangelo.

(Paola Bianchi)