
Celebrato a Roma il XXV Congresso nazionale
I lavori del Congresso nazionale Uciim sul tema “La costituzione fonte di convivenza civile” hanno riproposto il ruolo centrale che deve avere la Scuola nell’impegno quotidiano mirato a promuovere principi costituzionali ritenuti fondamentali quali: cittadinanza, convivenza civile, legalità, solidarietà. Dalle relazioni e dal dibattito è emerso come la nostra Costituzione ancora oggi sia in buona parte non rispettata, come se non ci fosse più riguardo alla sua essenza profonda. Ecco perché si è ribadita la volontà di ripartire dalla Costituzione repubblicana e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
Lo hanno sottolineato con convincenti argomentazioni i relatori Lucrezia Stellacci “dal Codice di Camaldoli alla Carta costituzionale” , Cosimo Maria Ferri “La Costituzione fonte di legalità”, Maria Pia Li Donni “La Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea”, Luciano Corradini “Educare alla cittadinanza attiva per una convivenza civile”.
Ciascuno, con le proprie competenze, ha fatto riferimento al contributo dato dai cattolici per far crescere la qualità della Scuola e per concorrere a scrivere i principi fondamentali della Costituzione.
Altrettanto ricco di spunti operativi si è rivelato il tema della Tavola rotonda “Quali valori per una convivenza civile?” a cui hanno partecipato autorevoli rappresentanti del Movimento degli studenti, del Forum delle Associazioni famigliari, dell’Ufficio per l’Educazione e la Scuola della CEI, nonché rappresentanti del Parlamento nazionale e di quello europeo.
Tutti hanno sottolineato il senso della giustizia, della sussidiarietà, del valore della comprensione dell’altro che stanno alla base di una condivisa alleanza educativa da costruire ogni giorno, in cui il ruolo della famiglia è fondamentale. Fra i tanti saluti e le puntualizzazioni sempre circostanziate e attinenti al tema del Congresso, significativi sono stati gli interventi della Sottosegretaria all’Istruzione Angela D’Onghia, del Capodipartimento Rosa De Pasquale e della Dirigente scolastica Lucia Baracchini che, in qualità di Sindaco di Pontremoli, ha rimarcato come i Comuni possano collaborare con le Associazioni professionali dei docenti per valorizzare il senso di appartenenza dei giovani alla cittadinanza attiva.
Una serie di domande guida hanno fatto da corollario alle riflessioni nei successivi lavori di gruppo fra le quali: la conoscenza e lo studio della Costituzione italiana a scuola, sono necessari?; in quali modi e tempi i principi costituzionali si intrecciano con la vita quotidiana dei giovani?; oggi ha ancora senso l’idea di Unione Europea?
Dai lavori sono scaturite risposte propositive, così come sono emerse proposte concrete sugli otto decreti legislativi in attuazione della legge 107/2015, al vaglio della Commissione cultura della Camera. Il Presidente della Repubblica ha inviato ai congressisti un apprezzato messaggio.
Papa Francesco, sia all’inizio dei lavori che in occasione dell’Angelus di domenica 22 gennaio ha salutato gli oltre trecento congressisti, sottolineando la funzione educativa dell’Uciim volta all’animazione cristiana della Scuola oltre che alla formazione professionale dei docenti.
Il Congresso ha riconfermato alla Presidenza nazionale la prof. Rosalba Candela, favorendo un significativo ricambio generazionale che ha portato il Consiglio nazionale ad essere rinnovato per oltre due terzi. A rappresentare l’Uciim della Toscana sarà la prof. Patrizia Zito, in servizio presso l’Istituto Comprensivo “Ferrari” di Pontremoli.
(p.c.)