
Dopo il bel rientro, si torna alla normalità
Altra prova volitiva degli azzurri che cozzano contro la corazzata pratese che, alla fine, deve difendersi con i denti e con mezzucci squalificanti. Anche il Serricciolo apre il ritorno con un’amara sconfitta interna. Sugli scudi, comunque, la Seconda che ripropone un FilVilla sempre più convinto, seguito a ruota da un Monzone indomito. Bene la Fivizzanese che si porta a ridosso della zona che conta. Il Mulazzo esce indenne dalla trasferta di Avenza e resta in zona play off, mentre l’Atl. Podenzana lascia l’ultima piazza.

Non era certo un’illusione l’affermazione benaugurante del turno di apertura del nuovo anno, ma la constatazione che qualcosa di buono stava girando per il nostro calcio e che era probabile che si aprisse una qualche prospettiva di un certo interesse. Sapevamo bene, però, che l’avvio del girone di ritorno avrebbe riservato qualche brutta sorpresa, nella consapevolezza che il bello deve ancora venire e che non può essere certo una pausa possibile a mutare il probabile corso degli eventi. Nei fatti, la Pontremolese, opposta alla galoppante Aglianese, padrona al momento quasi indiscussa del Girone A della Promozione toscana, esce, dopo una sconfitta più che onorevole, non solo a testa alta, ma con il vanto, morale, di avere messo alle corde la corazzata pratese, addirittura sponsorizzata, si dice, dal Mister della Juve, costringendola a rivelare tutte le proprie debolezze e non solo, fino a fare capire che una banda di mercenari del pallone, nonostante l’evidente superiorità tecnica, costretta a difendersi, ha saputo arrivare ad umiliarsi millantando incidenti inesistenti pur di fare passare il tempo e portare a casa tre punti, miserevoli per come guadagnati. In questo quadro, conforta solo che gli azzurri, in questa occasione stranamente con maglietta rossa, insensata e antistorica, hanno confermato la bella vena già fatta vedere di recente e, soprattutto, la voglia di esserci al di là della caratura dell’avversario. Questo consola perché dice che forse avremo di che godere nelle prossime occasione o, almeno, tanto speriamo. Su un’altra falsariga la vicenda del Serricciolo che, penalizzato pesantemente dalle assenze, si è trovato di fronte un Monsummano, di cui si dicevano grandi cose, che ha schiacciato subito forte sull’acceleratore chiudendo la partita in pratica nei primi venti minuti. A seguire, la spinta della squadra di Andreazzoli ha cozzato soprattutto contro i propri limiti offensivi e quindi il tentativo di coronare il sogno della rimonta è lentamente naufragato, riportando tutti, noi compresi, con i piedi in terra, anche se la situazione nei fatti resta la stessa e le prospettive pure. Avanza, allora, la solita Seconda dove le cose continuano ad andare, almeno in vetta, nel modo dovuto, confermando quanto di buono era capitato in precedenza. La sfanga senza sforzo il FilVilla che affonda la povera Filattierese dopo averle, però, dato la soddisfazione di provare ad essere la squadra che tutti si vanno aspettando.

L’incontro pur segnato nell’esito, è stato di grande interesse perché i padroni di casa hanno provato a lungo a resistere fino a rimontare lo svantaggio iniziale. Alla lunga, però, è venuta fuori la superiorità della capolista che non poteva certo permettersi di fare regali. Stesso discorso per il Monzone che torna dalla trasferta di Pisa con un risultato più che confortante a dire che lo cose in vetta restano tutte da decidere, anche se è evidente che gli orpelli pendenti andranno a risolversi quando le diverse probabili protagoniste della stagione andranno a confrontarsi direttamente. Le inseguitrici hanno tenuto il passo alla grande, ad eccezione del Tirrenia che, contro tutti i pronostici, ha regalato un punto al Lucca Centro e quindi torna ad accodarsi insieme a Monzone e Torrelaghese a due punti dalla vetta. Delle altre, sempre bene la Fivizzanese che fa suo di misura il delicato confronto con il Ricortola e recupera posizioni morali nella corsa all’ultima piazza disponibile per la lotteria finale dei play off, alla quale invece sembra dover rinunciare in modo quasi plateale il Monti, dopo essersi persa l’occasione di rallentare la corsa della Torrelaghese che ha saputo reggere l’assalto dei padroni di casa dopo avere guadagnato nella prima frazione il doppio vantaggio, indifferente anche al fatto di dovere disputare il finale in inferiorità numerica. Niente da dire, infine, di Palleronese e Filattierese oltre a quanto detto, se non che i margini per tentare la risalita sono rimasti gli stessi e forse vale ancora la pena provare a fare qualcosa prima di cedere le armi. Ci pare che soprattutto la Filattierese, memore dei propri illustri trascorsi, sia vogliosa di tirare fuori le unghie per dire di esserci ancora e noi tutti lo andiamo sperando anche per dare un altro tono a questo torneo che è ricco di interesse solo in testa e troppo penalizzante in coda. Quanto alla Terza, il quadro non è mutato, ma resta sempre più evidente che le carte da giocare sono in mano del solo Mulazzo. Cosi, i malaspiniani sono andati a prendere un punto prezioso in casa dell’Attuoni e mantengono la piazza utile per coltivare le proprie illusioni. Anche qui è finito il girone di andata e il quadro che è emerso finora dice chiaramente che il torneo è spaccato nettamente in due. Peccato che delle nostre nel primo gruppo ci sia solo il citato Mulazzo, mentre le altre quattro navigano nella zona bassa. Quindi, meglio accontentarsi e vedere che l’Atl. Podenzana è riuscito a tornare alla vittoria addirittura in trasferta. Non è granché ma quanto basta per sperare in un tentativo di ricostruire.
(Luciano Bertocchi)
