
Gaia nuovamente a confronto con i sindaci di Bagnone e Villafranca

A distanza di neanche un mese, come avevano affermato in un incontro con i sindaci Carletto Marconi e Filippo Bellesi, la dirigenza di Gaia – il direttore generale Peruzzi affiancato dagli ingegneri Balducci, Degl’Innocenti e Ferrarini, quest’ultimo responsabile di zona – ha incontrato i primi cittadini di Bagnone e Villafranca per fare il punto della situazione sui problemi all’origine dei gravi inconvenienti per i quali sono stati lasciati a secco i rubinetti di circa 7mila cittadini. Il punto di captazione dell’acqua si trova nel torrente Acquetta, a monte della frazione bagnonese di Vico-Monterole, ad una quota di circa 640 mslm, in una gola circondata da ricca vegetazione e soggetta a frane, smottamenti e ad intensa caduta di fango e fogliame. Questa è la ragione per cui, in occasione di eventi meteorologici intensi, si verifica l’intasamento delle opere di presa. L’ultimo blocco dell’erogazione idrica, durato un paio di giorni, a seguito della pioggia torrenziale del 5 e 6 novembre scorso, aveva indotto i sindaci Marconi e Bellesi a richiedere un sopralluogo da parte di Gaia teso a scongiurare il ripetersi del disservizio.

La società ha provveduto ai lavori di ripulitura delle prese superficiali e del fondo delle vasche, a monte della briglia, asportando il materiale depositato: in tal modo si sono abbassati i rischi di nuove interruzioni al sistema idrico. Si tratta, però, di un mero intervento di emergenza in attesa di installare una griglia autopulente in grado di trattenere ed eliminare il materiale più grossolano. Per garantire affidabilità, in termini di continuità del servizio, c’è necessità di installare un impianto moderno, dotato di una presa atta ad assorbire maggior quantità d’acqua di ruscellamento. Tale opera potrà essere realizzata solo con l’arrivo della bella stagione, con il torrente in condizioni di “magra”. I lavori saranno abbastanza consistenti a valle della briglia esistente perché si dovrà provvedere alla sostituzione della paratoia del canale di scarico. Per realizzare tali interventi (pulitura di emergenza: 4.800 euro; captazione con griglia autopulente: 40.000 euro a carico della Società Italidro che sta costruendo una minicentrale nel torrente suddetto; ristrutturazione sistemi di filtrazione: 200mila euro) è necessario un accordo tra le parti coinvolte – Gaia, Italidro e i due Comuni – che porti al chiarimento dei rispettivi obblighi e responsabilità. Possiamo dire che questa volta l’impegno assunto è stato rispettato. Pertanto confidiamo nella buona e rapida soluzione definitiva a vantaggio della collettività.
Ivana Fornesi