Meno castagne ma di qualità: la stagione è salva

Si annuncia una farina super e trova conferma la diminuzione del cinipide

 

Una castagna dentro il suo riccio.
Una castagna dentro il suo riccio. Fortunatamente la lotta al cinipide sembra aver dato suoi frutti

Avevamo parlato, nelle settimane passate, dello “sciopero” dei ricci in Lunigiana poiché la quantità di castagne era inferiore rispetto al trend stagionale. La colpa non era da attribuire al vorace cinipede galligeno temuto dai castanicoltori, ma dalla prolungata siccità estiva e dalle sempre più numerose famiglie dei cinghiali che invadono i boschi. Comunque la qualità della farina dolce è garantita e, a detta degli esperti, eccellente in quanto le castagne, finite nei cesti e poi nei metati, erano grosse e sane. La Coldiretti della Provincia asserisce che, in Lunigiana, si registra un calo della produzione fra il 10% ed il 20% a seconda delle aree. Meno castagne ma stagione salva e soprattutto l’ottima notizia che la lotta al cinipide sta portando i suoi frutti dopo quattro anni orribili con la produzione che si stava progressivamente riducendo. “Meno castagne a causa della siccità ma più qualità. – commenta Barbara Maffei dell’agriturismo “Montagna Verde” di Apella, a Licciana Nardi– Avremo una farina super. La presenza del cinipide è stata molto limitata, i castagneti hanno reagito molto bene”. Il “polso”della situazione, a monte di Bagnone, è fornito dalla ditta “Fratelli Malatesta”che abbiamo raggiunto nel loro laboratorio posto fra Vico e Treschietto. Elisa e Stefano li troviamo intenti a preparare i sacchetti di farina dolce che fino a pochi decenni fa erano alimento fondamentale per sfamare le bocche dei tanti componenti delle famiglie patriarcali.

“Fortunatamente dopo il 15 ottobre, quindi in ritardo rispetto agli anni precedenti, la pioggia torrenziale ha completamente ripulito i rami dai ricci ed abbiamo, in pochi giorni, recuperato buona parte del raccolto- confermano i Malatesta – inoltre le frazioni di Jera e Compione, con clima più umido, sono state stabili nella produzione. Certo dai consueti 800 quintali siamo scesi a 200. Non abbiamo acquistato castagne all’estero poiché il nostro prodotto porta il marchio “Valle del Bagnone” e tale deve restare. Come farina siamo attorno ai 100 quintali, quanto basta per accontentare i nostri clienti fedeli e affezionati. Siamo in piena lavorazione ed i nostri dipendenti, ciò ci conforta, hanno lavorato con continuità. Il prezzo della farina, ottenuta da castagne scelte con cura, è di 10 euro al Kg. Da prodotto dei “poveri” a prodotto di nicchia”.

Buona anche la raccolta delle olive – confidano i fratelli che hanno in gestione anche l’uliveto di Gigi Buffon, che si estende attorno alla sua casa di Treschietto – perchè quest’anno fortunatamente la mosca olearia non ha intaccato la drupa. “L’olio sarà ottimo e magro”. Insomma i palati dei golosi possono stare tranquilli!

Ivana Fornesi