Si discute sui trasporti per il tempo pieno di Ceserano

Fivizzano. Mentre ritorna a far parlare di sé l’Omnicomprensivo

trasporto-scolasticoSono ancora le scuole a mantenere alta la tensione della politica fivizzanese: al centro del “botta e risposta” fra Amministrazione ed opposizione ci sono il servizio trasporti per la scuola di Ceserano e l’annosa vicenda dell’Omnicomprensivo. Il sindaco Paolo Grassi, sia in sede di Consiglio Comunale sia nelle dichiarazioni ai giornali, ha affermato con decisione che non sarà garantito il servizio di scuolabus per il plesso a tempo pieno di Ceserano, in particolare per gli iscritti alla prima classe. Dovrebbe continuare, invece, per gli alunni che ne usufruivano, da Fivizzano, nel passato. Questo perché si verrebbe a creare una situazione di disparità verso quanti, residenti in località diverse da Fivizzano, non sarebbero raggiunti dal servizio, come non lo sono stati negli anni precedenti. I genitori e i consiglieri comunali Domenichelli, Gia, Pinelli della Lista “Cambiamo Adesso” stanno, invece, conducendo una “dura battaglia” affinché il trasporto sia mantenuto. In caso contrario sarebbe a rischio – sostengono – la sopravvivenza dell’unica scuola a tempo pieno del Comune, che sta assolvendo una funzione insostituibile per gli scolari e per le famiglie. Evidenziano anche una contraddizione nel comportamento dell’Amministrazione, che molto ha investito e molto sta investendo – con la costruzione in corso di una palestra – su quel centro scolastico. La questione è di non facile soluzione e rimanda, certamente, alla complessità del territorio fivizzanese e ai suoi numerosi paesi. Viene naturale, infatti , domandarsi, per esempio, come si comporterebbe il Comune se fossero iscritti, contemporaneamente, a Ceserano scolari di Vinca, Sassalbo, Cecina. D’altra parte, la scuola a tempo pieno di Ceserano è stata una conquista non facile da ottenere ed è diventata un punto di riferimento scolastico per molte famiglie residenti anche fuori da quello che potrebbe essere definito, come un tempo lo era, il suo “bacino d’utenza”, delimitato nei confini da delibere comunali. Gli altri erano quelli incentrati su Monzone e su Fivizzano, organizzati a tempo normale su 5 giorni di scuola, con due rientri. Di fronte a tutti questi problemi c’è chi tira in ballo anche l’organizzazione generale delle sedi scolastiche del Comune, che avrebbero potuto avere altre e più funzionali collocazioni. Recriminazioni inutili, ormai. Non rimane, pertanto, che far funzionare al meglio l’esistente! Questo vale anche per tutte le altre scuole. A questo fine molti, anche partiti e gruppi consigliari, stanno rispolverando l’idea di dar vita ad un istituto Omnicomprensivo non solo a Fivizzano, ma in tutti i Comuni della Lunigiana, giudicandolo la forma organizzativa ed amministrativa più idonea alla “guida” dei diversi gradi di scuole. Riteniamo che tutte le forze politiche e sindacali, insieme alle istituzioni scolastiche, dovrebbero dedicare al tema una disinteressata ed approfondita attenzione, considerata anche la sofferenza che vivono molte scuole lunigianesi. Andreino Fabiani