Consacrata la nuova chiesa di San Giuseppe Vecchio

Una liturgia solenne e una giornata di festa nella parrocchia di Marina di Massa. I lavori per il nuovo edificio erano iniziati nel 2013

35inaugurazione_chiesa_SanGiuseppe0Una liturgia solenne e suggestiva, ricca di segni e simboli, quella vissuta sabato scorso dalla comunità di San Giuseppe Vecchio a Marina di Massa, ma anche un momento di commozione per la consacrazione della nuova chiesa, iniziata nel 2013 e completata dopo quattro anni di lavori.
Presenti le autorità civili e militari: Giovanna Santi del Consiglio comunale di Massa e Giacomo Bugliani del Consiglio regionale della Toscana. Ha presieduto la celebrazione il vescovo Giovanni Santucci, con lui hanno concelebrato l’emerito Eugenio Binini, il parroco mons. Danilo Vita e don Luca Franceschini direttore dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi e altri sacerdoti. Ha guidato la celebrazione don Samuele Agnesini, direttore dell’Ufficio liturgico.
Prima di entrare in chiesa il rappresentante del comitato parrocchiale ha illustrato le varie tappe che hanno portato alla demolizione del precedente edificio a causa di problemi strutturali, quindi alla fase progettuale e infine alla costruzione della nuova chiesa. Disegno e direzione dei lavori si devono all’architetto Anna Della Tommasina che ha concepito la struttura a forma di barca, mentre l’altare, l’ambone e il fonte battesimale, in marmo bianco di Carrara, sono opera dello scultore Luciano Massari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara. Cinzia Rossi, insegnante del Liceo Artistico, ha invece realizzato la cornice marmorea che racchiude l’immagine della Madonna del Soccorso, pregiato dipinto della scuola di Guido Reni.
35inaugurazione_chiesa_SanGiuseppe2Particolarmente simbolico il portale, segno di Cristo che nel Vangelo si è definito “Io sono la porta del gregge”: l’idea che vuole suggerire è quella dell’accoglienza e dell’apertura della Chiesa verso tutti. Insieme alla chiesa sono stati realizzati il sagrato e la piazzetta semi-pubblica: hanno lo scopo di mettere in relazione la chiesa con il resto del territorio. Altro elemento architettonico e simbolico è la guglia, una vetrata che richiama la trascendenza e quindi il desiderio umano di elevarsi verso il cielo, per incontrare Dio. Infine, adiacenti alla chiesa trovano collocazione le aule polivalenti per la comunità nelle quali sarà possibile svolgere le varie attività pastorali.
I fedeli hanno seguito con attenzione e partecipato con profitto ai vari momenti della celebrazione che si sono articolati nei diversi riti, culminanti nella dedicazione dell’altare e l’unzione con il sacro crisma. Sotto di esso sono state collocate le reliquie di San Terenzo.
Nell’omelia mons. Santucci ha ricordato che la chiesa «è il luogo di incontro dei credenti, di presenza del Signore nel sacramento dell’Eucarestia, segno di speranza per tutti perché solo dal Vangelo viene la vita nuova».
35inaugurazione_chiesa_SanGiuseppe1“La parola Chiesa – ha poi precisato – non descrive l’edificio ma la comunità che si raduna: è perché noi siamo chiesa che il luogo in cui ci raduniamo diventa una ‘chiesa’. Il fatto poi che la città di Massa non abbia solo la Cattedrale, ma diverse chiese nei quartieri, nei paesi, nelle frazioni risponde al desiderio di Dio di venire incontro e in mezzo al suo popolo”.
“Questo segno della chiesa – ha aggiunto il presule – sia per tutti una vera e propria provocazione in un mondo senza speranza e senza futuro”. Infine, riferendosi al titolare della parrocchia, ha concluso dicendo: “la titolarità di San Giuseppe vi aiuterà nell’impegno di una vita nuova, rinnovata e segnata dal Vangelo. San Giuseppe è coinvolto nel mistero della incarnazione di Gesù. Non è lui il padre di Gesù ma il Padre celeste a lui lo affida. Alla sua protezione e intercessione affidiamo questo luogo santo, noi stessi, la vita della comunità che qui si raccoglie”.
Soddisfazione per la conclusione del lungo cammino, è stata espressa dal parroco mons. Danilo Vita che proprio in questi giorni ha festeggiato l’ottantesimo genetliaco.
“Non è stato facile – ha detto commosso – accollarsi un tale peso alla mia età, ma quando ci si affida alla provvidenza divina e alla potente intercessione di San Giuseppe, non dobbiamo temere alcunché: Dio è con noi”.