Un disegno di Giuseppe Bottani in mostra a Venezia

Una scoperta importante per la storia dell’arte pontremolese

Il disegno di Giuseppe Bottani in mostra a Venezia

Non è sempre il caso a dettare i tempi della nostra storia, ma spesso la competenza e l’amore per la propria terra che guidano la passione e l’occhio; è cosi che Marco e Giovanni Madoni, nel corso di una visita alla città lagunare, si sono recati al Museo del Settecento veneziano di Ca’ Rezzonico nel quale è stata organizzata una mostra celebrativa dell’ingresso nel Gabinetto dei Disegni e della Stampa della Fondazione Musei Civici di Venezia della donazione della Collezione Paolo Galli composta da oltre 216 disegni di maestri italiani dal Cinquecento al Novecento.
Non solo curiosità, ma un prepotente richiamo dettato dalla presenza di opere di tanti artisti noti e meno noti, alcuni tra le celebrità della storia dell’arte italiana, dai Tiepolo al Piazzetta, dai Guardi ad Agostino Carracci, dal Cavalier d’Arpino al Vasari, oltre a maestri come Sironi, Mafai e Severini, come dire l’occasione per rivisitare una bella fetta del nostro passato artistico in una proposta irripetibile.
Non senza sorpresa, in mezzo a tante eccellenze, un disegno a matita rossa di grande importanza per la storia della nostra pittura del Settecento con un primo bozzetto della parte inferiore della grande pala di Giuseppe Bottani (1717 – 1784) posta nella parte sinistra del presbiterio del Duomo, raffigurante l’Assunzione della Vergine in corpo ed anima, quadro dedicato a Colei cui è stato intitolato il nostro massimo tempio.

La tela dell’Assunzione della Vergine nel Duomo di Pontremoli

Il lavoro evidenzia come l’artista stesse cercando di dare un’impostazione alla distribuzione degli undici Apostoli attorno al giaciglio nella quale la Vergine aveva trascorso il periodo della “Dormitio”, ognuno in atteggiamento attonito o contemplativo ad esclusione di San Giovanni che raccoglie il lenzuolo che era stato posto a protezione del corpo della Madonna.
Si coglie immediatamente, nel confronto con la tela, che il problema principale era quello di dare equilibrio alla posizione delle diverse figure per creare quel centro ideale sopra il quale sarebbe stata inserita la Vergine nell’atto di salire al cielo circondata da un volo festante di Angeli che lasciano cadere rose sugli Apostoli.
Come si avverte subito che mentre la parte sinistra del quadro mantiene in pratica l’intenzione originante, a parte minime differenze nelle posture, il problema da risolvere è quello dell’Apostolo immediatamente a destra che nella stesura iniziale sembra sporgersi verso il giaciglio, ma nella stesura finale appare seduto in terra con un libro sulle ginocchia, identificabile quindi con l’evangelista Matteo, a colmare un vuoto che nell’insieme sarebbe stato ingiustificato.
L’importanza del disegno è evidente perché dimostra come il Bottani, al di là delle prevedibili richieste della committenza, stesse realizzando una serie di prove per dare al quadro l’impostazione desiderata, come poi concretizzata preventivamente nel bozzetto conservato oggi nella casa della famiglia che si accollò la spesa, ed approvato senza obiezioni. Una curiosità certo, ma anche un modo per sentirsi sempre più vicini agli artisti che con il loro impegno ed il loro genio hanno caratterizzato uno dei momenti più importanti e significativi della storia artistica della nostra città.

(lb)