Una scuola mestieri per  i giovani del Camerun

Il lunigianese Fiorenzo Simonelli ha illustrato in varie località della Lunigiana un progetto già ben avviato ma che può essere ampliato per fare lavoro ad altre persone

Fiorenzo Simonelli

Diverse persone, durante le scorse settimane, hanno potuto ascoltare la presentazione del progetto che un nostro conterraneo, Fiorenzo Simonelli, sta realizzando nella Repubblica africana del Camerun.
Simonelli, nativo del comune di Villafranca in Lunigiana, giunge in Camerun una decina d’anni fa seguendo un progetto dell’associazione “Papa Giovanni XXII”, fondata da don Oreste Benzi ed attiva da lungo tempo sul nostro territorio.
Inizialmente collabora con Mauro Cavicchioli, altro nostro conterraneo, in un percorso all’interno delle carceri locali. Un progetto, questo, che prevedeva un reinserimento nella società dei detenuti che si avviavano a terminare il loro periodo di detenzione.
È durante questo periodo che Fiorenzo Simonelli conosce Padre Adriano Armati, missionario saveriano originario della bergamasca. Questo sacerdote da più di vent’anni è impegnato nell’ambito di un’attività di falegnameria che attualmente fa lavorare a ben quarantacinque persone. In questo contesto lavorativo sono stati inseriti anche ragazzi con problemi sia fisici che mentali.

Servono risorse economiche per sviluppare la “scuola mestieri”

Per l’Occidente ricco sono poco più che spiccioli, ma per l’Africa profonda, dove tutto ha un prezzo spropositato rispetto alle possibilità sono una vera e propria ricchezza. Ecco perché Fiorenzo Simonelli, nel suo giro di incontri estivi in Lunigiana, non ha chiesto grosse cifre a pochi, ma piccole somme a tanti.
In questo modo potrà diventare realtà il progetto di ingrandire la “scuola mestieri” e far crescere una falegnameria già ben avviata.
Chi volesse contribuire può utilizzare il conto corrente bancario dell’Associazione Web Solidale Onlus,
ban IT95C0538753700000003745216
BPER filiale di Verdello
Causale: “Progetto Laudato Si CAJED Bafoussam – P. Adriano Armati”

“Questo progetto – ha spiegato Fiorenzo Simonelli – è stato da subito un vero capolavoro nell’ambito della carità cristiana ma, a mio modo di vedere, necessitava anche di un completamento dal punto di vista formativo e professionale”.
Quest’idea è diventata realtà nel luglio 2020 con la realizzazione di una scuola “di mestieri” e attuando un progetto di accoglienza per ragazzi con difficoltà. Il nome che Simonelli ha voluto offrire a questa sua nuova iniziativa è Laudato Si’. Un titolo non certo dal valore casuale perché vuole rendere omaggio all’omonima enciclica di Papa Francesco.
Fiorenzo Simonelli ha poi parlato di come il suo progetto sia sviluppato in due ettari di terreno dove operano ed apprendono i diversi ragazzi accolti.
“Ambiente, lavoro, condivisione”: sono queste le tre caratteristiche del nuovo progetto che si va delineando e che ha l’obiettivo di espandersi e di ampliarsi, attraverso anche la realizzazione di una vera e propria falegnameria, la promozione e la vendita del materiale realizzato. È questo il sogno di Fiorenzo Simonelli che vorrebbe far conoscere ancora di più quanto sta realizzando “con i suoi ragazzi”.
Grande soddisfazione per lui è stato il fatto che, nell’ultimo anno, la scuola “di mestieri” ha accolto l’iscrizione di ben 130 giovani. È così che questo successo può proseguire come un’autentica sfida per poter permettere a diversi ragazzi africani la possibilità di un futuro migliore.
L’intento di Fiorenzo nel presentare in Lunigiana questo progetto è quello di riuscire a raccogliere i fondi necessari alla sua realizzazione. È in quest’ottica che la speranza e la pace si offrono come interpretazione ad un linguaggio universale che è possibile realizzare attraverso una rete di solidarietà e sensibilità. Recarsi “nel sud del mondo”, anche solo mentalmente, può offrire a tutti un arricchimento culturale e la possibilità di fare del bene.

Fabio Venturini