l Secondo la ricerca dell’ultimo Annuarium Statisticum Ecclesiae l Diffusa dalla Santa Sede: in un anno l’incremento è stato dell’1% l L’Africa è il continente più vitale, mentre prosegue il declino dell’Europa
Foto Vatican Media/SIR
È stato pubblicato l’Annuarium Statisticum Ecclesiae curato dall’Ufficio centrale di Statistica della Chiesa che fornisce i dati sulle principali dinamiche che caratterizzano l’azione pastorale della Chiesa cattolica nelle 3.030 circoscrizioni ecclesiastiche del pianeta fra il 2020 e il 2021.
I più recenti dati, riferiti appunto al 2021, indicano che il numero dei chierici nel mondo è pari a 462.388 unità, con 5.340 (erano 5.363 nel 2020) vescovi, 407.872 (410.219 nel 2020) sacerdoti e 49.176 (48.635 nel 2020) diaconi permanenti. Rispetto al 2020 i chierici diminuiscono dello 0,39%. L’intero continente americano raccoglie il 37,5% di tutti i vescovi del mondo, seguito dall’Europa con il 31,4%, dall’Asia con il 15,1%, dall’Africa con il 13,6% e dall’Oceania con il 2,4%.
Più omogenea ed equilibrata è la distribuzione per continente del numero di cattolici per vescovo, passato mediamente da 254 mila a 258 mila cattolici.
(Foto Vatican Media/SIR)
Il numero dei sacerdoti, nel complesso mondiale, cala dello 0,57%; tuttavia, quando si analizzano la parte dei sacerdoti diocesani e quella dei sacerdoti religiosi, si riscontra che a fronte di una diminuzione di 0,32% dei primi, i secondi subiscono un calo di 1,1%.
Nei vari continenti le variazioni sono contrastanti. In Europa si ha una diminuzione sia dei sacerdoti diocesani sia dei sacerdoti religiosi (anche in America si registra un calo dei due gruppi di sacerdoti), di contro in Africa ed in Asia si assiste ad un incremento di sacerdoti di entrambi i gruppi.
In Africa il numero di sacerdoti diocesani passa da 35.561 a 36.535, con un aumento relativo del 2,74%, mentre il numero di sacerdoti religiosi si accresce del 3,65%.
L’Europa, pur avendo la quota più elevata di sacerdoti, ne vede diminuire il numero. I 164mila sacerdoti rappresentavano quasi il 40% del totale del gruppo ecclesiastico, mentre un anno più tardi scendono ad una quota pari al 39,3%.
Africa ed Asia, al contrario, guadagnano terreno conquistando complessivamente una percentuale di 30,3% del totale mondiale. Questo comporta una marcata variabilità del carico pastorale inteso come rapporto tra numero di cattolici e numero di sacerdoti: questo indice passa a livello mondiale da 3.314 nel 2020 a 3.373 nel 2021.
Rispetto al valore medio mondiale, i carichi più gravosi si localizzano nell’America (5.534) e in Africa (5.101).
Cattolici in Romania in occasione della visita del Papa nel 2019 (Foto Vatican Media/SIR)
A livello planetario il numero dei cattolici battezzati passa da 1.360 milioni nel 2020 a 1.378 milioni nel 2021, con una variazione relativa di +1,3%. Questo incremento è da ascriversi in maniera differenziata alle diverse situazioni continentali: mentre, infatti, in Africa si registra un incremento del 3,1% dei cattolici, all’estremo opposto, in Europa si manifesta una situazione di pratica stabilità. Nel 2021, i cattolici costituiscono il 17,67% della popolazione mondiale.
La proporzione più alta è nelle Americhe con 64,1 cattolici per 100 abitanti, cui fanno seguito quella dell’Europa con 39,6, quella dell’Oceania con 25,9 e quella dell’Africa con 19,4; l’incidenza più bassa è in Asia con 3,3 cattolici per 100 abitanti.
Guardando al numero dei cattolici si conferma la tendenza verso un aumento del peso dell’Africa (i cui cattolici salgono dal 18,9% al 19,3% di quelli mondiali) e del calo, invece, di quello europeo, per il quale la percentuale sul totale mondiale scende, nel 2021, dal 21,1% del 2020, di tre punti percentuali.
L’America rimane il continente a cui appartiene il 48% dei cattolici del mondo. Di questi quasi il 57% risiede nell’America del Sud.
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La popolazione dei diaconi permanenti, sia diocesani sia religiosi, mostra una significativa ed incoraggiante dinamica evolutiva: il numero nel mondo sale a 49.176 unità, con un aumento relativo dell’1,1%.
L’incremento si verifica ovunque, tuttavia i ritmi di crescita sono diversi da continente a continente. Europa ed America registrano le consistenze numericamente più significative. Le religiose professe rappresentano complessivamente una popolazione di 608.958 unità, per circa il 33% presenti in Europa, seguite dall’Asia che conta 175.494 consacrate e dall’America che raggiunge 145.206 unità.
Rispetto al 2020, il gruppo subisce una flessione di 1,7%. Il calo riguarda tre continenti (Europa, America e Oceania), con variazioni negative anche di rilievo (intorno al -3,5%). Conseguentemente la frazione delle religiose in Africa e Asia sul totale mondiale passa dal 41,1% al 42,3%, a discapito dell’Europa e dell’America la cui incidenza nell’insieme si riduce dal 57,8% al 56,7%.
L’andamento temporale per il numero di seminaristi maggiori che si osserva nel mondo, a partire dal 2013, denota una ininterrotta decrescita che prosegue anche nel 2021. In quest’anno la consistenza dei seminaristi si attesta su 109.895.
La diminuzione si verifica in quasi tutte le ripartizioni territoriali: il numero dei seminaristi è in espansione solo in Africa dove si registra un incremento di appena 0,6%. In rapporto al numero dei sacerdoti presenti, le vocazioni risultano in calo.
Se il numero dei candidati nel mondo nel 2020 era, infatti, pari a 27,27 per 100 sacerdoti, nel 2021 il quoziente scende a 26,94. Si ritiene che il valore soglia per garantire il ricambio del servizio sacerdotale sia pari al 12,5 seminaristi per 100 sacerdoti presenti.
Al momento l’Europa, contando su meno di 9 candidati per ogni 100 sacerdoti nel 2021, rimane l’unica area continentale al di sotto della percentuale di rimpiazzo, confermando, così, il permanere di una situazione di regresso delle vocazioni sacerdotali, diminuite di 888 unità dal 2020.