Maltempo in Toscana: 8 morti il primo tragico bilancio

Intanto si stimano almeno 500 milioni di euro di danni. Tante le famiglie sfollate e senza corrente elettrica. Ora cresce l’allarme per lo smaltimento del fango e dei rifiuti

La piana fiorentina di Campi Bisenzio completamente sotto l’acqua
La piana fiorentina di Campi Bisenzio completamente sotto l’acqua

Sono arrivate ad otto le persone decedute in Toscana a causa dell’alluvione dello scorso 2 novembre. È stata infatti trovato morto, nel pomeriggio di martedì 7 novembre, l’anziano disperso a Prato, ritrovato in un vivaio costeggiato da un fosso dove affluiscono le acque del torrente Bardena. Un bilancio quindi tragico con otto vittime e danni ingenti a causa dell’esondazione di corsi d’acqua come il Bisenzio e la Furba, per la forte pioggia che ha generato un’alluvione a macchia di leopardo nell’area tra Sesto Fiorentino e il pistoiese, colpendo duramente città come Prato, Campi Bisenzio, Quarrata e Montemurlo.

Il presidente della Regione Eugenio Giani
Il presidente della Regione Eugenio Giani

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, (nominato dal Governo commissario straordinario per l’emergenza alluvione) fa una prima stima dei danni che, fra pubblico e privato, si attesta al momento attorno ai 500 milioni di euro: “Danni che – dice il presidente – colpiscono un’area della Toscana, come quella tra Firenze, Prato e Pistoia, che è tra le più laboriose, dense di piccole e medie imprese, con case che si alternano ad aziende e capannoni”. Ma problemi si sono riscontrati anche sulla costa, da Livorno alla Versilia per via del forte vento e delle mareggiate, e anche a causa della difficoltà del mare a recepire la piena dei fiumi. Tanto che il governo ha dichiarato lo stato d’emergenza nazionale, annunciando lo stanziamento di 5 milioni di euro per le misure più urgenti. Ma, come detto, l’area più colpita è senza dubbio quella del centro Toscana dove centinaia di famiglie sono state evacuate dalle zone più colpite, da Montale, Montemurlo e Prato, dove le autorità hanno invitato ad abbandonare i piani terra delle case. Molte le località a lungo senza elettricità (circa 1.100 utenze sono ancora senza corrente al momento in cui andiamo in stampa) e in alcuni casi senza neanche l’acqua potabile.

Lo smaltimento dei rifiuti accumulati lungo le strade dopo l'alluvione
Lo smaltimento dei rifiuti accumulati lungo le strade dopo l’alluvione

Senza sosta l’attività di soccorso con la priorità che, dopo il soccorso alle persone, è diventa quella di smaltire i fanghi e i rifiuti ingombranti. Secondo un primo calcolo, nei Comuni dell’Ato Toscana Centro si stimano in circa 100.000 tonnellate e 350.000 metri cubi di materiale da rimuovere. Per questo il presidente Giani ha firmato un’ordinanza per lo smaltimento di rifiuti speciali e spurghi “Con questa ordinanza – ha detto il presidente – disponiamo di creare ulteriori aree di stoccaggio, almeno una in ogni Comune, nelle quali i rifiuti potranno restare fino a quando saranno smaltiti, negli impianti della nostra Regione ma anche in impianti messi a disposizione dalla generosità e dalla solidarietà delle altre Regioni”. I fanghi e le acque saranno gestiti direttamente da Publiacqua tramite la contrattualizzazione ed il coordinamento degli spurghisti. Se si tratta di acque non contaminate potranno essere reimmessi nelle fognature, dove possibile, oppure direttamente in alveo. Se si tratta di acque visivamente contaminate verranno trattate come rifiuti e gestiti negli impianti autorizzati. Il presidente Giani pensa poi anche ad interventi a sostegno economico delle famiglie colpite dall’alluvione “Dobbiamo studiare – spiega – modi per sospendere i mutui: tanti me lo hanno chiesto. Studiamo anche un modo per fermare la concentrazione di bollette: chiederò una sospensione per gli alluvionati”.

(Riccardo Sordi)

La raccolta fondi, l’Iban per l’emergenza alluvione

La Regione Toscana lancia una raccolta di fondi per i danni causati dal maltempo. “La nostra amata Toscana – afferma la Regione – è stata colpita da eventi calamitosi devastanti. Ogni contributo, grande o piccolo, fa la differenza e insieme possiamo dare speranza e assistenza alle famiglie colpite. Contribuiamo a ricostruire la Toscana più forte di prima!”. Si versa con bonifico intestato a Regione Toscana, con causale emergenza alluvione. Il codice Iban è IT71B0503411701000000003341, mentre per i bonifici dall’estero il codice Swift è BAPPIT22C34.

Provincia: frane e mareggiate, danni anche sulla Costa

Tre famiglie evacuate a Montignoso, danni agli stabilimenti balneari e al Don Gnocchi di Marina di Massa

La mareggiata a Marina di Massa
La mareggiata a Marina di Massa

Si fa la conta dei danni anche in Provincia di Massa Carrara, a Montignoso, tre famiglie sono state evacuate a causa di una frana in località Carnevale. Un’altra frana ha costretto il comune a chiudere la Sp 1 in località Corsanico. A Marina di Massa e a Marina di Carrara il mare è arrivato fino alle strutture degli stabilimenti balneari, entrando nelle verande e nei giardini fin sulla strada. Grande paura al centro di riabilitazione Don Gnocchi di Marina di Massa (che si trova proprio di fronte al mare) dove l’acqua ha divelto una porta esterna provocando il completo allagamento del piano seminterrato di un padiglione. E polemica ha creato il fatto che per il momento la Provincia non sia compresa nello Stato di Emergenza che per ora comprende solo le province finite sott’acqua di Firenze, Prato e Pistoia a cui sono state aggiunte quelle di Livorno e Pisa per le mareggiate. Ma, assicurano dalla Regione, Lucca e Massa-Carrara potrebbero accodarsi in un secondo momento.