Carte Amaranto: il progetto delle Storie in Comune

Presentato a Pontremoli il primo volume dell’iniziativa editoriale di Lorenzo Spadoni

Lorenzo Spadoni, fondatore della casa editrice “Carte Amaranto”

L’intento è promuovere collane di narrativa, poesia, saggistica di durata, non soggette ad appassire come le foglie dell’amaranto, lenitive, benefiche. “Pontremoli” con copertina di Luciano Preti che raccoglie nel gancio di una serratura uno schizzo della città tra due fiumi, è un’agile pubblicazione che raccoglie voci dal territorio, a cura di Elena Rossi, realizzata grazie al Comune e al sindaco Iacopo Ferri, che ha condotto la presentazione sabato 15 aprile nelle Stanze del Teatro.
Uno Zibaldone libero di suggestioni, memorie, frammenti di storia, figure, immagini raccolte perché non vadano disperse. I due fiumi, il barocco, il centro medioevale, le stele antropomorfe danno fisionomia al nostro borgo e nelle pieghe del suo esistere hanno frugato ben 29 persone donando alcune loro paginette. Elena Rossi porta la breve introduzione al livello di prosa d’arte: il libro è nato dall’incontro del desiderio proustiano di essere felici con la scoperta che si può esserlo con un niente-tutto: profumi, visioni, evocazioni, vibrazioni intime, beni da condividere.
L’invito è a leggerlo sentendosi a casa, a conoscere mondi vicini, piccoli ma appaganti. Dire di ogni contributo non è possibile, verrebbe un noioso elenco, comunque la mattinata è stata piacevole, ha preso ritmo dagli interventi di alcuni che hanno scritto. Ecco parte del repertorio: la stele ritrovata a monte Galletto presso il guado del Magra e l’impegno a fare del museo del Piagnaro un laboratorio di ricerca e non solo di visita.

Pontremoli – Presentato il libro Storie in Comune

L’uomo nel Pontremolese si è insediato in siti di collina con disponibilità di fonti, ora che il centro-città si rivela attrattivo per nuovi residenti si ha fiducia che si rivitalizzino anche le frazioni. Si è accennato a donne pontremolesi, una è Cristina Parasacchi, nobil donna del Quattrocento vedova con figli e risposata che ebbe rogne per il recupero della dote.
Nel 1436 abbiamo saputo che ebbe origine la bella villa La Cartiera su ameno poggio dove risuona la voce del fiume Magra. La pieve di Vignola e l’identità di una comunità fedele e solidale verso i bisogni e i dolori degli altri. Da lettere di ragazze di nobili famiglia pontremolese si capisce con commozione l’imposizione di entrare nei conventi femminili in città. Pontremoli continua ad essere sottosezione della Deputazione di storia patria delle Province Parmensi, il 18 giugno ci sarà la seduta con nuovi dirigenti.
A Torrano un amico ricorda Berto, vissuto bene fino a 92 anni con poche cose ma in armonia con un la natura, invece noi di oggi viviamo per i soldi e per questo in fretta e inquieti. Piazza, fiumi, strada, ancora intorno la metà del secolo scorso, erano luoghi del libero gioco di ragazzi e ragazze, spazi di formazione della personalità: la domanda è come si divertono oggi gli adolescenti, si intuisce che la risposta è di perdita di un bene importante. Una ragazza succisana ha lasciato la metropoli romana per un piccolo paese dove i ragazzi vivono da spericolati con audaci sfide ai rischi quotidiani.
Donne coraggiose seppero nella loro giovinezza fare scelte audaci schierandosi dalla parte delle libertà democratiche contro i nazifascisti, sono Laura Seghettini e Lalla Tassi De Negri. Questi cenni possono stimolare ad acquistare il libro e farne piacevole e mai banale lettura.

Maria Luisa Simoncelli