Obamacare: Trump bocciato dalla fronda repubblicana

Il neo presidente costretto a ritirare il suo progetto di modifica

obamacareIl tir, che fino a pochi giorni fa dava spettacolo, lanciato su di una autostrada senza ostacoli, ha dovuto dar fondo ai freni per arrestarsi prima di sbattere contro le barriere che all’improvviso si sono innalzate sul percorso. È questa l’immagine che Trump ha dato di sé alla prima vera prova politica del suo mandato presidenziale. È vero, i problemi erano già sorti con il decreto sugli stranieri provenienti da certi stati arabi, ma in quel caso il contenzioso si era aperto con alcuni giudici.
Nel caso della proposta pensata per abrogare e sostituire la riforma sanitaria introdotta dal suo predecessore, invece, a presentare il conto è stata la politica, nello specifico la Camera dei Rappresentanti. Non gli avversari Democratici – come era logico aspettarsi – ma una trentina di rappresentanti del Partito Repubblicano, i quali non hanno ceduto né alle minacce né agli ultimatum di Trump.
Così il presidente si è visto costretto a chiamare lo speaker alla Camera Paul Ryan, per invitarlo a ritirare il provvedimento. Più che comprensibile il fatto che Trump abbia cercato di limitare i danni, sostenendo che prima o poi “l’Obamacare esploderà” e aggiornando la lista delle priorità lanciando il dibattito sulla riforma fiscale.
Per ora, quindi, gli americani si tengono la riforma voluta da Obama, che ha allargato la base degli assistiti a 20 milioni, mettendo alle strette le compagnie assicurative, ma non è ancora riuscita nell’intento di ridurre prezzi e costi. D’altra parte, l’alternativa repubblicana avrebbe significato il ritorno ad un mercato senza regole, sulla pelle di chi si ammala.
Donald_TrumpIl problema maggiore per il presidente è, comunque, di natura politica perché, mentre fino ad oggi Trump si era trovato a gestire contrasti con avversari “naturali” o che lui si era creato, ora la spaccatura è nei confronti della stessa destra conservatrice che lo ha sostenuto e, almeno in generale, lo sostiene.
Sulle dichiarazioni con le quali gli esponenti repubblicani hanno cercato di parare il colpo si possono fare tutte le cosiderazioni che si vogliono, resta il fatto che la cancellazione della riforma di Obama era uno dei principali impegni di Trump e, al momento, non è giunta in porto.
Questo “incidente” pone qualche dubbio sulla capacità della destra di fare fronte comune per dare la sterzata promessa all’economia e alla società Usa.
A parziale scusante, si può aggiungere che la questione dell’assistenza sanitaria è una delle più spinose in quel Paese e su di essa molti predecessori di Trump sono andati ad inciampare in modo molto doloroso dal punto di vista politico. Lo stesso Obama, per ottenere l’approvazione del suo provvedimento, aveva dovuto limare diversi punti del progetto iniziale.

a.r.