
Sono poche le nostre che possono guardare a un risultato positivo finale; anzi il rischio è di un altro tracollo che porterebbe il nostro calcio ai livelli degli anni cinquanta del secolo scorso. La Pontremolese prova a dare un senso al suo futuro in un confronto senza appello. In Prima si chiude l’andata con il Serricciolo lontano dai play off. In Terza, ci prova il Monti ma, visti i pregressi, c’è poco da sperare.

Eccoci di nuovo! Parte un altro anno che, per altri aspetti, vorremmo carico di aspettative e di speranze, ma, per il nostro calcio, come ormai da troppo tempo, quello che si prospetta non è davvero quanto potremmo augurarci in un momento così importante. Dando un’occhiata al panorama generale, sono davvero poche le situazioni dalle quali possiamo sperare possa uscire qualcosa di veramente positivo e anche quello comunque legato alle vicende a venire perché in nessuno caso c’è la possibilità di garantire che le cose possa andare in un certo verso, almeno per quanto proposto fino ad oggi. Il meglio possibile era legato alle vicende della Pontremolese che, nella parte finale dell’anno appena chiuso, aveva dato segnali importanti di rinascita, per chiudere però con un episodio che ha fatto crollare tutto il castello, rimettendo in un angolo le tante ambizioni che stavano venendo lentamente a galla, fino a farci sognare un riscatto immediato. Il disastro ha chiuso l’andata ed ora ci aspetta il ritorno il cui sviluppo, come noto, è davvero intrigante in quanto nelle prime sei giornate andremo ad affrontare quasi tutte le squadre più attrezzate del torneo e solo uscendone alla grande potremo dire se alla fine andremo a sperare di raccogliere qualcosa di eccitante. Già il primo passaggio è di quelli senza appello perché ce la dovremo vedere con quel Real Cerretese che ci incalza a due lunghezze e solo una vittoria permetterà di aprire quel varco con le inseguitrici che potrebbe infondere gli stimoli giusti per ritentare la corsa alla vetta. Occorre dire che la Società è corsa ai ripari per rimediare le lacune più macroscopiche della formazione e che il Mister ha fatto quanto possibile per ridare morale alla squadra, tanto che nell’amichevole di fine anno ha potuto verificare che la squadra almeno in apparenza c’è e con i rinforzi potrebbe dare quello che finora si è visto a sprazzi e che ora diventa fondamentale per guardare al futuro con la giusta visuale. Per il resto, in Prima, al Serricciolo avanza solo di chiudere l’andata con almeno un altro punticino per mettere in cassa quanto basta per non temere troppo la situazione. Il quadro, però, resta molto incerto e solo un deciso salto di qualità potrebbe riaprire i giochi, al momento per lo meno impossibili nei numeri. Quanto alla Terza che lentamente sta diventando il torneo che ci sembra più adeguato, al momento sembra proporre il Monti tra le possibili candidate al salto di qualità; ma, se guardiamo a quanto successo fino ad oggi, possiamo dire che un po’ tutte ci hanno provato per poi tornare nell’anonimato, a dire che davvero una squadra con i numeri giusti non è ancora uscita allo scoperto. Anche qui, siamo convinti che qualcosa di buono possa venire anche al di là delle attese meno ottimistiche e, già sabato, potremmo pensarla in un’altra maniera se il Fosdinovo, memore dei suoi trascorsi, saprà affrontare il Montignoso con quella convinzione che in qualche occasione ha saputo mettere in luce. In concreto, se sono rose fioriranno, anche se non è proprio la stagione giusta, ma, da noi, i miracoli sono stati abbastanza frequenti e chi può dirlo che, dopo tanto tempo, non ne succeda uno di quelli più intriganti.
Luciano Bertocchi
Seconda Categoria: solo il Mulazzo resta in corsa per i play off con le altre che devono stare attente al rischio play out

In Seconda, in attesa di affrontare la discesa del ritorno, le poche prospettive residue sono legate agli umori sempre più balzani di un Mulazzo che non riesce a trovare la quadra per dare continuata alla sua azione. La posizione di classifica sarebbe di tutto interesse se proprio si instaurasse nella squadra la giusta mentalità, necessaria a eliminare quella tendenza ad alti e bassi che finora ha compromesso le migliori ambizioni. Il tutto si gioca proprio nell’ultima d’andata in casa della capolista e se ne venisse qualcosa di positivo davvero i giochi si potrebbero riaprire in tutti i sensi e la bagarre del ritorno darebbe nuova vitalità ad un torneo al momento quasi tutto in ombra. Per quello che ci compete, andiamo a credere che alla fine prevarrà proprio la voglia di dimostrare che non tutto è perduto, per cui, dall’ultimo turno potrebbe venire quella sorpresa che nessuno si aspetta. Quanto alle altre, viaggiano ancora a livelli di costante rischio e con ben poche possibilità di recuperare terreno per un finale importante. Autoeliminatosi l’Atl. Podenzana, c’è solo da sperare che non intervengano altre batoste al gruppo sempre più risicato delle nostre rappresentanti perché davvero, se così fosse. rischiamo di tornare ai tempi di Carlo cottica, per un calcio nostrano sempre meno significativo e quasi da mettere in soffitta. C’è da dire comunque che i segnali recenti dicono che le tre in discussione, Filattierese, Fivizzanese e Monzone, non sembrano disposte a macchiare ulteriormente il proprio indiscusso blasone e quindi, dal ritorno, potremmo anche aspettarci delle sorprese. (l.b.)