
Una pubblicazione di Luciano Bertocchi che unisce l’aspetto devozionale a quello culturale ed artistico

Che sia profondo il legame tra Pontremoli e la figura di Maria non c’è alcun dubbio, a partire da quel voto che ormai 400 anni fa ha congiunto la città alla Madonna del Popolo. Di questa connessione parla Luciano Bertocchi, unendo l’aspetto devozionale a quello culturale ed artistico, nel suo lavoro “La vita della Madonna nelle opere d’arte del Duomo di Pontremoli”, volume realizzato in occasione delle celebrazioni del 400° anniversario del voto alla Madonna del Popolo. Del resto la storia della comunità pontremolese è un crescendo di occasioni – come scrive lo stesso Bertocchi nella sua prefazione – “per rinnovare la devozione a Maria. Non è un caso che siano esplosi fenomeni come le apparizioni che porteranno alla costruzione di quell’incredibile complesso che è la SS Annunziata, gli eventi miracolosi che ispireranno la Madonna del Soccorso, gli stimoli che porteranno ad esaltare la Madonna dell’Aiuto”.
E tra i segni di questa devozione mariana spicca senza dubbio la realizzazione del Duomo, il cui nome, non a caso, è quello di Chiesa Cattedrale di Santa Maria Assunta. Una devozione che trova poi completezza anche nelle opere presenti all’interno della Concattedrale della diocesi, che il testo di Bertocchi analizza in diciannove schede, che corrispondono ad altrettanti episodi della vita di Maria, con la presentazione delle opere d’arte di cui c’è un prezioso supporto iconografico con la presenza di suggestive immagine a colori.

Si va dalla nascita di Maria (che nel Duomo trova rappresentazione grafica con il medaglione ovale in argento sbalzato, collocato nella parte destra della mensa del monumentale altare d’argento) sino alle devozioni storiche: i Sacri Cuori di Gesù e di Maria. Ma sono numerosi gli episodi della vita della Vergine che trovano riproduzione nelle opere d’arte del Duomo.
Tra queste, forse quella più ricca di rappresentazioni, è quella relativa all’Assunzione di Maria. Tra cui spicca quell’immagine che tutti non possono fare a meno di notare passando in piazza, ovvero il mosaico posto nella lunetta del portale di ingresso principale, realizzato su disegno di Annibale Gatti. Anche se l’immagine più antica raffigurante l’Assunzione è il grande tondo in lamina d’argento, opera dell’orafo pontremolese Antonio Fornari del 1729. Senza dimenticare un’opera di grande pregio come l’Assunzione proposta da Giuseppe Bottani, nella grande pala che occupa la parete destra del presbiterio. Senza dubbio l’altro aspetto della vita della Vergine più rappresentato è quello dell’Annunciazione, presente nella Chiesa con tre opere diverse: quella più antica è quella dipinta a fresco sulla volta del transetto sinistro, opera di fine Seicento, probabilmente del pontremolese Antonio Buelli.
Vi sono poi numerose opere legate all’infanzia (la nascita, la fuga in Egitto, la presentazione al tempio) e alla vita di Gesù (crocifissione, deposizione dalla croce) ma vi sono anche rappresentazioni di episodi abbastanza desueti. Come l’abbraccio della piccola Maria alla madre Sant’Anna prima dell’ingresso al tempio, presente in Duomo con un bassorilievo in marmo, di autore ignoto, o ancora come lo sposalizio tra Maria e Giuseppe scena rappresentata all’interno della Chiesa con una grande pala, opera del pittore parmigiano Giuseppe Peroni. “La conoscenza della vita di Maria e la sua vicinanza materna – scrive padre Dario Ravera parroco del Duomo nella sua introduzione – può aiutare, anche noi oggi, a vivere con una fiducia incrollabile come i dolori e le tragedie delle vite, certi della vittoria finale”. (r.s.)