
Ferrovia pontremolese: ancora chiusure per la galleria Bastardo. RFI parla di “criticità strutturali” e di un “piano B”
Cosa stia accadendo nella galleria ferroviaria nei pressi del rio Bastardo, zona Roccamurata, è abbastanza chiaro fin dal 2009, anno dei primi lavori: come risulta da un documento di RFI presentato in audizione alla Camera il 3 febbraio 2021, “si evidenziano criticità strutturali sulla galleria Bastardo ubicata in un versante instabile con più fronti di frana e caratterizzata da fenomeni di forte deformazione con disallineamento e convergenza del cavo e di numerose fratture e distacchi del rivestimento”. Nessuna fonte ufficiale ha tuttavia ancora chiarito perché i cedimenti abbiano avuto inizio dopo quasi 120 anni di esercizio. Di certo c’è che a fianco alla galleria – e al parallelo tunnel stradale della “Fondovalle del Taro”, anch’esso in passato coinvolto da problemi di copiose infiltrazioni di acqua – nel 2004 fu aperta una cava di roccia ofiolitica. Nel 2017 una perizia di stima firmata da un consulente del Tribunale di Parma, che aveva disposto la vendita dell’area, “la quantità di materiale estratto è di oltre il triplo di quello concessionato dal Comune” [di Borgo Val di Taro, ndr]: più di 82 mila metri cubi di materiale estratto e ripristino delle aree scavate “mai realizzato nonostante l’attività sia terminata certamente prima del marzo 2012”. Se nessuno ha ancora ufficialmente sancito il rapporto causa effetto tra l’attività di cava e i danni alle infrastrutture stradali e civili (gli immobili lesionati sono ben visibili passando in treno), è tuttavia edel tutto evidente il pesantissimo disagio che di anno in anno ha coinvolto i pendolari della Lunigiana e della Val Taro in direzione Parma. A partire dal 2009 le chiusure agostane della linea, con bus sostitutivi da Ghiare di Berceto a Borgotaro, si sono susseguite quasi tutti gli anni, ma in tempi recenti gli interventi si sono moltiplicati e a questi si sono aggiunti quelli per il consolidamento del ponte in uscita dalla stazione del capoluogo valtarese, che hanno portato all’interruzione della circolazione tra giugno e luglio 2021.
Per studenti e lavoratori il trasbordo in corriera rappresenta 30 minuti di viaggio in più, un’ora al giorno, quando non si presentano imprevisti, come le code per i cantieri in autostrada che riversano sulla viabilità di fondovalle il traffico della A15. Se tra i pendolari il livello di esasperazione era già alto, l’ultimo periodo ha rappresentato un ulteriore aumento dei disagi. La posa di 150 metri di nuovo binario dentro al tunnel – che ha fatto seguito a consolidamenti, posa di centine di acciaio, installazione di sistemi di monitoraggio – ha determinato la chiusura della linea per 11 giorni a ridosso del Natale scorso. A questi si sono aggiunti tre fine settimana tra febbraio e aprile di quest’anno (l’ultima nel recente weekend delle Palme) e altre quattro chiusure programmate in alcuni weekend di maggio, settembre e ottobre. Ma in calendario, per il 2022, c’è anche una chiusura di due mesi, dal 23 maggio al 24 luglio, in cui sembra che il servizio autobus farà spola fino a Pontremoli, visto che i lavori interesseranno anche la galleria del Borgallo, anch’essa da molti anni “osservata speciale” ma sul cui stato di salute si sa poco o nulla (indiscrezioni parlano, anche in questo caso, di movimenti della calotta). Se sono sicuri i disagi per i pendolari, oltretutto in pieno periodo lavorativo e universitario, meno certa appare una soluzione definitiva per i problemi della linea. Di fronte al livello delle criticità riscontrate, RFI sembra infatti prefigurare un “piano B”, contenuto nel già citato documento presentato in audizione parlamentare nel febbraio 2021 e difficilmente attuabile nel breve periodo. Secondo la società che gestisce la rete ferroviaria italiana, per l’area di Roccamurata è “urgente provvedere ad una variante di tracciato, di cui è in fase di completamento la progettazione preliminare” e che consisterebbe – al costo di 40 milioni di euro – in “una nuova galleria che si configura anche come opera propedeutica al raddoppio della tratta Berceto-Chiesaccia”. Per i viaggiatori si prospettano disagi ancora per molto tempo.
(Davide Tondani)