Mulazzo: possibile la candidatura di Riccardo Gussoni?

Potrebbe essere l’attuale vicesindaco a fare da punto di incontro tra Novoa e Santi? Intanto dal centrodestra assicurano “stiamo preparando la nostra lista, nessun appoggio a qualsiasi candidato di centrosinistra”

Veduta panoramica del comune di Mulazzo
Veduta panoramica del comune di Mulazzo

Continua ad essere alta la tensione all’interno della coalizione di centrosinistra di Mulazzo. Infatti non sembra aver trovato terreno fertile l’appello lanciato pochi giorni prima di Pasqua (e di cui vi abbiamo dato conto nello scorso numero del nostro settimanale) da parte dell’assessore e segretario comunale Pd, Giorgio Santi che chiedeva ai vari soggetti in campo di “fare un passo indietro e di lasciar perdere i personalismi, pensando solo al bene e all’unità della coalizione di centrosinistra”. In particolare pare ormai scontro aperto tra il sindaco uscente, Claudio Novoa, e il Partito Democratico, con il Pd di Mulazzo (che non ha mai digerito il passaggio del primo cittadino ad Italia Viva) che ha chiesto al primo cittadino di fare un passo indietro per lasciare spazio a forze nuove alla guida della coalizione. Passo indietro che Novoa pare non sia intenzionato a fare ed anzi le voci che circolano parlano di una sua volontà decisa a ripresentarsi di fronte agli lettori per ottenere il terzo mandato. Per provare a superare questo impasse Santi ha annunciato la proposta di una candidatura alternativa: “Allo stato attuale delle cose – sottolinea Santi – il confronto con le parti politiche non ha condotto a un risultato che sia interamente condiviso dal Pd di Mulazzo, nonostante ci sia una maggioranza coesa”.

Giorgio Santi, segretario comunale Pd di Mulazzo

Il segretario comunale del Pd sottolinea quindi che “In occasione dell’ultimo direttivo del Pd di Mulazzo, è stata proposta una candidatura di alto profilo che possa essere alternativa a Santi e Novoa. Una candidatura rappresentante il centro sinistra di Mulazzo e che gode della stima e della fiducia non solo del sindaco uscente, al quale è stato al fianco nell’ultimo decennio, ma anche dell’intero Pd di Mulazzo, essendo, da sempre, uomo di partito”. Anche se il nome ufficialmente non c’è, l’identikit tracciato da Santi sembra corrispondere appieno a quello dell’attuale vicesindaco, Riccardo Gussoni. A questo punto si attendono gli sviluppi dei prossimi giorni che possono essere davvero decisivi.

Intanto, per la prima volta in questa campagna elettorale, mostra la testa anche il centrodestra, per bocca del consigliere di minoranza Michele Moscatelli, candidato sindaco cinque anni fa, ma non tanto per quanto concerne la propria coalizione ma soprattutto per segnare le distanze di chi, nel centrodestra, sta correndo in sostegno del Pd: “Sono costretto a prendere la parola per esprimere con chiarezza la posizione della coalizione di centrodestra, di cui faccio parte, dopo un confronto con i nostri referenti. Noi siamo al lavoro per una lista fedele ai nostri valori, altri già da mesi collaborano con il PD. Invece di spendere le proprie energie per dare forza e rilanciare la coalizione formata da Forza Italia, Lega e FDI, alcuni preferiscono dare linfa ai democratici e questo non ci trova affatto d’accordo”. Secondo Moscatelli “Chi veramente si sente alternativo alle politiche della sinistra non può certo appoggiare chi si fa portatore di quella linea: noi non possiamo sostenere chi ha sposato la politica regionale dei tagli alla sanità lunigianese, chi non ha detto e non dice una parola sul futuro del trasporto pubblico, chi vede franare il mondo agricolo e nulla fa di concreto per difenderlo. Chi sia alle regionali, sia alle provinciali non ha sostenuto i nostri candidati sposandone altri distanti dalle nostre idee e dal nostro territorio”. Dichiarazioni che evidenziano, sottolinea Moscatelli, che “non è vero che il centrodestra stia lavorando a un accordo con l’attuale sindaco Claudio Novoa mentre è vero che abbiamo detto no a chi, fra noi, avrebbe voluto e vorrebbe sostenere Santi. Nulla di personale, ma chi vuole il nostro sostegno deve prima prendere le distanze da chi ci governa in Regione e in Provincia. Quindi non si giri la frittata e ci si assumano le proprie responsabilità”. (r.s.)