
Ancora fuori uso l’impianto danneggiato da una frana lo scorso dicembre. Per ora l’approvvigionamento idrico ha tenuto, ma la preoccupazione è per il periodo estivo.

Sono ormai passati quasi quattro mesi da quando (era la vigilia di Natale) una frana caduta dal versante del monte Burello sopra la zona di Giaredo ha danneggiato gravemente le tubature dell’acquedotto comunale che serve il deposito principale in località Pineta. Serbatoio che trasferisce normalmente mille metri cubi di acqua al giorno ed è quindi essenziale per l’approvvigionamento in città. Fortunatamente in questi mesi il servizio idrico cittadino ha comunque retto perché la rete locale negli anni scorsi è stata ristrutturata per consentire compensazioni ed evitare i disagi dei rubinetti a secco. Ovviamente però la problematica resta aperta, specie avvicinandosi sempre di più la stagione estiva quando l’aumento della presenza in città e la diminuzione delle piogge rischia di creare molti più problemi. In questa fase i tecnici di Gaia stanno andando avanti con le opere di ripristino per riparare a quelli che lo stesso Gestore idrico definisce come “ingenti danni all’acquedotto comunale”. Tutto questo a causa della frana che “si è abbattuta con gravi conseguenze sulla Stazione di pompaggio Giaredo, sul Serbatoio ripartitore Giaredo e su numerosi tratti della condotta di adduzione dell’acquedotto Giaredo-Pineta”. Da quella vigilia di Natale 2021 a oggi è stata portata avanti una regolare e graduale azione di ripristino delle parti delle infrastrutture danneggiate ma le difficili condizioni del terreno, ancora estremamente instabile, rendono difficile un intervento più strutturale.
Per fortuna i rilievi eseguiti come evidenzia il sindaco Jacopo Ferri “hanno messo in evidenza il fatto che si tratta di una frana molto visibile ma che sembra molto superficiale. Adesso la vera emergenza è affrontare la primavera-estate”. Intanto i tecnici di Gaia hanno condotto dei sopralluoghi, individuando ulteriori interventi praticabili, utili ad incrementare i volumi di acqua potabile a disposizione della distribuzione in rete. Interventi che hanno riguardato la manutenzione delle sorgenti esistenti (ripristino delle sorgenti Torriccella e Giaredo), la ricerca e riparazione di perdite (in via dei Mille, via Mazzini e presso la Fontana dell’Annunziata), la sostituzione di tratti di rete, il potenziamento delle linee di adduzione. In tutto sono circa due chilometri e mezzo di tubazioni oggetto di sostituzione e nuova posa, con un investimento di oltre 100mila euro realizzati da Gaia in circa due mesi, che hanno posto in sicurezza l’intero abitato nell’immediato. Riuscendo così a sopperire il mancato apporto proveniente dalle strutture di rilancio interessate dalla frana. “Per un ulteriore miglioramento del sistema di adduzione e distribuzione dell’acqua – spiegano da Gaia – sono inoltre stati programmati ulteriori interventi sulla rete di Santa Giustina e sul serbatoio Dozzano, tutt’ora in corso”. Al più presto – sottolinea Gaia – “dovranno essere realizzati interventi sui drenaggi, soprattutto in vista dell’approssimarsi del periodo estivo, in riferimento alle acque di Torricella e Cecollo”. Intanto stanno proseguendo indagini sul terreno franoso di Giaredo anche con l’ausilio dei droni. L’obiettivo è quello di trovare un modo per accedere nuovamente alla stazione di pompaggio di Giaredo e valutare da vicino lo stato di danneggiamento, e quindi avviare la fase di lavore per il possibile recupero della struttura. Per tale attività Gaia ha individuato un primo intervento di ripristino della viabilità provvisoria per raggiungere l’area interessata dalla frana e ripristinare la funzionalità dell’impianto, per un ulteriore investimento di circa 90mila euro. Una situazione non semplice perché oltre a ripristinare il servizio occorrerà porre le condizioni per la stabilizzazione del versante franoso. (r.s.)