
Il tribunale di Massa rigetta la richiesta della sindaca “bisogna attendere i dati conclusivi”

Il ponte Zambeccari continua a restare chiuso al traffico, pedoni compresi. Il tutto in attesa della conclusione delle verifiche tutt’ora in corso da parte della ditta Vega e che dovrebbero terminare a breve. è stata infatti rigettata l’istanza presentata dalla sindaca di Pontremoli, Lucia Baracchini, al tribunale di Massa in cui veniva richiesto di permettere il dissequestro parziale del ponte. In particolare dell’area centrale che, secondo i primi, dati della perizia della ditta Vega, ancora in atto, non presenterebbe particolari criticità (problematiche che invece vengono rilevate nelle parti laterali parlando di “ammaloramenti visibili, confermati dai dati di laboratorio”). E facendosi forza su questi dati, la prima cittadina aveva chiesto di aprire al passaggio un breve fascio di strada, proprio nel centro del ponte, tanto da permettere il transito alle persone a piedi. Una richiesta che del resto si stava alzando a gran voce da parte di tanti commercianti del centro storico, che dopo il lockdown avevano visto diminuire il passaggio nei loro esercizi commerciali anche per le problematiche nel traffico causato dalla chiusura del ponte, che collega la parte del centro storico con il Verdeno. Ma tutto questo non ha convinto il tribunale di Massa che ha deciso di opporsi al parziale dissequestro della struttura in quanto, si legge nell’ordinanza firmata dal giudice Marta Baldasseroni, “permangono i presupposti che hanno giustificato l’emissione della misura cautelare reale”.

Infatti sebbene la ditta abbia anticipato alcune valutazioni di carattere generale e qualitativo “non rilevando elementi criticità tali da generare incompatibilità con un transito esclusivamente pedonale” di tutt’altro avviso risultano le osservazioni formulate dal consulente tecnico, l’ingegnere Del Prete, del Pubblico Ministero “il quale ha evidenziato che, in realtà, i risultati delle prove eseguite sui materiali appaiono poco plausibili per un calcestruzzo confezionato nel 1914 e corrispondenti invece a conglomerati cementizi contemporanei da cemento armato precompresso, nonchè, molto elevati e anomali, ben oltre quanto fosse possibile ipotizzare prima dell’esecuzione delle prove, tenuto conto della tecnologia impiegata all’epoca e delle dosature dei componenti di calcestruzzo, di tal che vi è la necessità di una valutazione e conferma dei predetti risultati, al fine di scongiurare la possibilità che durante le operazioni di prelievo e prova possano essere intervenuti errori sistemici tali da determinare l’inattendibilità degli esiti delle prove stesse”. Insomma c’è il dubbio che le prime analisi effettuate dalla ditta Vega, non abbiamo interessato la parte originale del ponte del 1914, ma qualche blocco di calcestruzzo di epoca successiva, magari di un vecchio lavoro di manutenzione. Tanto che secondo il consulente tecnico “i risultati delle prove eseguite sui materiali introducono più elementi di dubbio che di certezza sulle caratteristiche dei materiali e, conseguentemente, sulla valutazione generale dello stato di salute del ponte Zambeccari”. E quindi bisognerà attendere la conclusione delle indagini della ditta Vega per sapere con chiarezza quale è lo stato di salute della struttura. (r.s.)
Al via una nuova perizia geologica
“I risultati si dovrebbero sapere a breve”, è questa la risposta che abbiamo ricevuto in questi giorni cercando di sapere quando finalmente si sapranno i risultati della perizia effettuata dalla ditta Vega. Per questo motivo ci ha stupito l’aver letto sull’albo pretorio del comune di Pontremoli, l’affidamento al geometra Paolo Borzacca dell’affidamento di una ulteriore indagine geologico-tecnica a supporto della valutazione della sicurezza della struttura. Una relazione con la caratterizzazione dei terreni e della relativa classificazione che è necessaria per la valutazione della sicurezza per azioni sismiche del ponte Zambeccari. Ci auguriamo che questa nuova perizia non incida sui tempi già lunghi di attesa perché ormai sia i cittadini che i commercianti del centro storico hanno diritto ad una risposta chiara sullo stato di salute del ponte e soprattutto di sapere se e quando riaprirà. (r.s.)