Bassa Val di Magra: la prima pioggia abbondante manda in tilt la viabilità

La chiusura temporanea della provinciale della Ripa ha isolato Albiano e Ceparana orfane del ponte: che accadrà in autunno?

Un tratto della Provinciale della Ripa
Un tratto della Provinciale della Ripa

Una prova generale, fuori stagione, di quello che potrebbe accadere in autunno: è quello che hanno vissuto Albiano Magra e tutta la viabilità della bassa Val di Magra lo scorso 4 giugno. Se quello che si è visto in una giornata di pioggia che ha richiamato quella stagione non è sintetizzabile con il termine “caos” è solo perché in strada è venuto a mancare il carico di mezzi pubblici e privati legato alle attività scolastiche, ora sospese. Mentre le piogge intense della giornata alzavano il livello del Magra, che ha iniziato a salire oltre le macerie del ponte della Bettola – ancora intatte nel greto, sotto sequestro giudiziario da oramai più di due mesi -, gli abitanti e gli operatori economici di Albiano, Ceparana e bassa Val di Vara, hanno fatto i conti, come più volte annunciato, con le fragilità della viabilità locale. La provinciale della Ripa, interessata nei giorni precedenti da lavori di asfaltatura che ne avevano rallentato la percorribilità, è stata chiusa: da molti anni un pluviometro determina la chiusura automatica del tratto di strada tra Bottagna e Fornola per evitare che eventuali smottamenti dalla soprastante collina di Vezzano possano mettere in pericolo le persone. A quel punto, per 18 ore circa, l’unica via di comunicazione per uscire dall’area è rimasta la strada che da Madonna di Buonviaggio porta a Vezzano Alto e ridiscende a Fornola: strada interessata a sua volta da un movimento franoso, in prossimità del quale la circolazione è regolata da un semaforo, e da un deciso restringimento nell’attraversamento del centro storico del panoramico borgo ligure. Ai rallentamenti che ne sono conseguiti si è aggiunta, per poche ore, una interruzione della viabilità che da Buonviaggio conduce al quartiere spezzino di Migliarina e al centro commerciale Le Terrazze. (Davide Tondani)

L’appello di Valettini a “fare presto”. Ufficializzata la nomina a Commissario straordinario di Enrico Rossi

Il sindaco di Aulla Roberto Valettini
Il sindaco di Aulla Roberto Valettini

Cosa accadrà in autunno, quando condizioni analoghe a quelle di giovedì scorso potrebbero presentarsi con una certa frequenza, è facilmente prevedibile. È per questo che la polemica politica attorno alla ricostruzione del ponte della Bettola e del nodo viabilistico della confluenza Magra-Vara si è riacceso, anche se molti di coloro che l’8 aprile accorsero al capezzale delle macerie fumanti del ponte in favore di videocamera e nelle prime settimane parteciparono al dibattito sulla ricostruzione non si sono più visti né uditi: non la senatrice santostefanese Pucciarelli (Lega); non l’ormai certo candidato del Pd alla guida della Regione Toscana, Eugenio Giani; non il consigliere regionale Giacomo Bugliani, accorso giusto il giorno prima ad Albiano ad annunciare gli aiuti della Regione per le attività economiche (ne parliamo nel box a fianco), ma silenzioso sul destino del ponte; non il presidente della Provincia di Massa, Lorenzetti; non i deputati locali. Sulla scena, nelle ore successive alla caotica giornata del 4 giugno, è apparso solo il sindaco di Aulla, Valettini, con un pacato ma duro videomessaggio anche a nome del collega di Podenzana, Pinelli, in cui si è appellato alla ministra delle Infrastrutture, De Micheli, e al sottosegretario Traversi, chiedendo tempi rapidi per la costruzione della rampa autostradale e per la progettazione del nuovo ponte. A Valettini ha fatto da contraltare la minoranza consigliare, che ha duramente accusato il primo cittadino e il suo vice, l’albianese Cipriani, per le mancate risposte all’emergenza ponte, parlando di una “giunta che si sta sgretolando”. Dopo una lunga attesa è finalmente arrivata in questi giorni la ratifica della nomina del commissario straordinario Enrico Rossi dopo essere stata arenata per troppi mesi nelle secche parlamentari. Intanto il fronte della polemica politica è interregionale: i presidenti della Liguria, Toti, e della Provincia della Spezia, Peracchini, entrambi in orbita Lega, in piena campagna elettorale regionale, attaccano il governo chiedendo un commissario straordinario con poteri “modello Genova” non per la sola ricostruzione del ponte della Bettola, ma che sovraintenda all’intero nodo viabilistico del comprensorio: Albiano, nuovi lotti della messa in sicurezza della Ripa, nuovo ponte Ceparana–Santo Stefano. Una proposta sensata, quella di smettere di guardare agli angusti confini regionali, se non fosse – come denuncia unanimemente il centrosinistra spezzino – che pare confezionata su misura per nascondere la messe di opere pubbliche promesse 5 anni fa dall’assessore regionale alle infrastrutture, l’amegliese Raul Giampedrone (legato politicamente a Toti), e mai realizzate, fatto salvo il primo, insufficiente, lotto della Ripa. (d.t.)

Dalla Regione sostegno alle imprese che hanno subito danni economici dal crollo del ponte

Un immagine dall'alto dell'area del ponte crollato
Un immagine dall’alto dell’area del ponte crollato

Un primo intervento regionale per mitigare i danni subiti dalle imprese del territorio danneggiate dal crollo del ponte sul fiume Magra, avvenuto lo scorso 8 aprile. L’aiuto si concretizza in una dotazione da 150 mila euro. Allo scopo la giunta regionale ha approvato una delibera contenente una proposta di legge, ‘Intervento straordinario ed urgente per fronteggiare le gravi conseguenze economiche relative al crollo del ponte sulla SS 330 Fiume Magra, nel territorio della Provincia di Massa Carrara’. Sono interessati dal provvedimento tutti i comuni della Lunigiana e lo stanziamento finanziario straordinario riguarda le imprese che, nel corso dell’emergenza sanitaria, sono state autorizzate a proseguire la propria attività da provvedimenti nazionali o previa autocertificazione alla competente Prefettura territoriale e per il periodo di attività effettivamente autorizzato. Il sostegno sarà riconosciuto dall’8 aprile scorso fino alla ricostituzione di una normale viabilità (ricostruzione del ponte, costruzione di una struttura provvisoria o ripristino di condizioni di mobilità paragonabili a quelle garantite dal ponte) e comunque non oltre il 31 ottobre. Il danno subito dalle imprese commerciali, turistiche, della ristorazione e di servizi alla persona sarà quantificato in base alla differenza tra il valore del fatturato nel periodo considerato e il valore mediano del fatturato negli stessi periodi degli ultimi tre esercizi, riparametrati sullo stesso numero di giorni, previo abbattimento degli eventuali costi variabili non sostenuti nel periodo di riferimento ed una decurtazione del 20% quale quota imputabile al calo del volume d’affari causato dall’emergenza Covid 19. La misura massima del sostegno non potrà superare il 50% del danno quantificato, tenuto conto delle risorse disponibili e delle richieste pervenute. Inoltre le imprese beneficiarie saranno tenute al mantenimento dei posti di lavoro esistenti al 1 aprile, fino alla data di erogazione del contributo, ed al rispetto dei diritti dei lavoratori.