
A Pontremoli l’incontro con l’autore, protagonista di una straordinaria esperienza
Due le tematiche – la sicurezza stradale e il fine vita – al centro degli incontri che Stefano Saccaggi ha tenuto a Pontremoli, al mattino all’I.S. “Pacinotti-Belmesseri” e nel pomeriggio nella Sala dei Sindaci, per presentare il suo libro.
Così il sindaco Lucia Baracchini ha introdotto l’autore di “Un blues per la vita” (Artioli 1899 Editore, Modena): il racconto di un’esperienza vissuta 25 anni fa e scritto ora che l’autore è riuscito a recuperare per intero il suo passato e ha sentito la necessità di rivolgersi soprattutto ai giovani per educarli a riconoscere i rischi legati ad una vita sregolata.
Calciatore nel Sassuolo e falegname nella ditta di famiglia, a causa di un colpo di sonno che lo ha colto dopo una serata passata con gli amici, Stefano è stato protagonista di un incidente stradale che lo ha ridotto in stato di coma.
Netta la diagnosi dei medici: se avesse superato la notte, sarebbe rimasto in stato vegetativo. Gli stimoli continui dei famigliari e degli amici più cari, che gli parlavano anche se lui non dava segno di sentire e gli facevano ascoltare la sua musica preferita, soprattutto le canzoni di Zucchero, hanno portato, dopo tre mesi, a qualche cenno di reazione.
Poca cosa, ma sufficiente per indurre i medici a sottoporlo a nuove terapie. Poi la lunga e difficile riabilitazione, portata avanti giorno per giorno con grande determinazione, fino al recupero totale dei movimenti.
Stefano ribadisce che il libro è stato pensato per sensibilizzare i giovani sulle troppe stragi del sabato sera, ma anche per dare speranza a chi si venga a trovare in situazioni simili.
Un invito a non mollare mai perché la costanza e la determinazione possono essere un aiuto decisivo per vincere la lotta contro il male.
(a.r.)