Da lunedì 6 maggio sono aperte le cure inalatorie con le acque sulfuree di Cavezzana

La facciata della struttura delle terme di Montelungo
La facciata della struttura delle terme di Montelungo

è ufficiale, questa volta le terme di Montelungo sono davvero aperte! Per un evento che era atteso ormai da decenni, il tutto è avvenuto in sordina, ma sicuramente non può esserci che soddisfazione per una partenza importante, avvenuta lunedì 6 maggio, sia pure senza un “taglio del nastro” ufficiale che dovrebbe avvenire con tutta probabilità nel mese di giugno. Così almeno ci dichiara il titolare della società “Terme della Lunigiana srl” che ha firmato la convenzione gestionale con il Comune di Pontremoli, Lorenzo Ferrari, il quale evidenzia come “nonostante il tempo non certo favorevole e forse un battage pubblicitario non adeguato abbiamo avuto un riscontro più che positivo, con diverse prenotazioni e tanto interesse”. Un movimento che ha coinvolto anche le strutture ricettive della frazione: “Le abbiamo contattate e ci hanno detto che le persone chiamano e sono curiose in merito all’apertura delle terme che, ricordo, sono convenzionate con la Asl; ai trattamenti termali si può accedere anche attraverso la prescrizione del proprio medico di famiglia”.

Reparto inalatorio in funzione alle terme di Montelungo
Reparto inalatorio in funzione alle terme di Montelungo

Per il momento hanno preso il via soprattutto le cure inalatorie, che permettono di “ottenere risultati eccellenti nel trattamento dei disturbi otorinolaringoiatrici e di quelli del tratto respiratorio come la bronchite cronica, la sinusite, la faringite, la tracheite faringoica, la rinite vasomotoria”. E poi si conta di attivare, già da questa estate, la possibilità di effettuare bagni di acqua sulfurea e di fanghi che vengono “arricchiti”attraverso una maturazione di almeno sei mesi nell’acqua delle sorgenti. Un metodo che permette di ottenere “ottimi benefici per l’apparato osteoarticolare”. Questo per quanto concerne l’acqua sulfurea che da Cavezzana D’Antena giunge a Montelungo tramite un condotto sotterraneo di circa 1.200 metri e con un sistema di pompaggio che permette di superare il dislivello di 160 metri. C’è poi il discorso legato alla vera e propria acqua di Montelungo, ovvero la famosa “fonte della virtù”, un’acqua oligominerale sulla quale, anche in questo caso da decenni esattamente come per le terme, esiste un progetto per la valorizzazione attraverso l’imbottigliamento: “L’iter burocratico è senza dubbio complesso, ammette Ferrari, quindi non si possono dare tempistiche. Però, senza dubbio, lavoreremo per portare avanti questa idea”. Ma come stanno reagendo gli abitanti della frazione alla notizia di questa storica apertura? Lo abbiamo chiesto a Giovanna Germani, che di Montelungo è la delegata all’interno del Comitato per le frazioni. La sua risposta è di soddisfazione ma con un pizzico di sano scetticismo di chi ha visto fare tante promesse e prima di esultare vuole aspettare che le cose funzionino per davvero. Del resto, i tanti soldi e le tante assicurazioni che si sono bruciate nel corso dei decenni non possono non aver lasciato cicatrici: “Di certo siamo contenti e vogliamo essere anche ottimisti, ma prima di poter dire con sicurezza che l’impianto termale è una risorsa per il territorio vogliamo aspettare il prossimo ottobre e vedere come va la stagione estiva”. Perplessità che nascono anche da una limitata campagna pubblicitaria alla vigilia dell’apertura: “È stato fatto un po’ tutto in maniera soft, forse troppo. Comunque davvero vogliamo essere ottimisti. La nostra frazione ha bisogno di rilancio e di turismo per rivitalizzarsi e ci auguriamo davvero che le terme possano essere il mezzo giusto per riuscirci”. (r.s.)