Da Mulazzo a Puylaurens per confermare e rinnovare il gemellaggio

Un’amicizia che supera i confini e rinforza l’ideale europeo

Foto di gruppo a Puylaurens con i partecipanti che hanno rinnovato il gemellaggio tra Mulazzo e la cittadina francese
Foto di gruppo a Puylaurens con i partecipanti che hanno rinnovato il gemellaggio tra Mulazzo e la cittadina francese

“è la mia Europa e la voglio condividere. Mulazzo e Puylaurens intrecciano i loro destini; la solidarietà e la collaborazione sono e saranno costante impegno comune per un’Europa sempre più unita, ove le differenze costituiscono ricchezza. L’Europa che desideriamo rappresentare è la culla di un’umanità capace di amare oltre i propri confini”. Puylaurens: una piccola cittadina francese situata nel dipartimento del Tarn nella regione dell’Occitania, ai piedi dei Pirenei. Proprio in quella località, lo scorso 11 maggio, in occasione della seconda Festa dell’Europa, il sindaco Patricia Rosenthal ha presentato ai suoi cittadini e al sindaco di Mulazzo Claudio Novoa, presente con una delegazione del comune lunigianese, la nuova targa di marmo che ricorda il gemellaggio e campeggia, imponente, davanti al palazzo comunale. Il cammino di amicizia tra i due comuni, siglato il 13 gennaio 2018, nasce in realtà diversi anni fa, quando Edwige Malberg, attualmente presidente dell’associazione “Amitiés Mulazzo-Puylaurens”, recatasi in Lunigiana alla ricerca delle origini della sua famiglia, nota il comune malaspiniano di Mulazzo, tanto simile alla sua città.

La targa, in italiano e in francese, che evidenzia le basi tra cui è nato il gemellaggio tra Mulazzo e Puylaurens
La targa, in italiano e in francese, che evidenzia le basi tra cui è nato il gemellaggio tra Mulazzo e Puylaurens

Puylaurens appare infatti, come Mulazzo, una cittadina montana vivace e vitale. Entrambe nelle vicinanze di due importanti percorsi di fede frequentati da migliaia di pellegrini – la prima lungo il cammino di Santiago e la seconda sulla via Francigena – queste due comunità tanto lontane dal punto di vista geografico sono tuttavia unite da diverse passioni, dal rugby alla pétanque, dalla musica alla cucina. Ma è soprattutto sulle differenze, sulla scoperta dell’altro, sulla consapevolezza del diverso e sulla voglia di condividerlo che si è giocato l’ultimo fine settimana, nell’ottica di dar vita ad uno scambio culturale che dia la possibilità di creare nuovi orizzonti, sia economici sia personali, e che offra occasione di arricchimento per il singolo e per la comunità. “Non c’è Europa senza gli europei – dice il sindaco Novoa – ma per essere europei dobbiamo conoscere, collaborare, guardare al di là dei nostri confini”. Tanti sono i progetti messi in atto dalle due amministrazioni: l’interscambio commerciale di prodotti agroalimentari con l’attivazione di spazi specifici, la collaborazione degli studenti delle scuole su progetti culturali ed educativi comuni e una strategia di valorizzazione turistica e culturale condivisa. È grazie a progetti come questo che gli enti locali, attraverso i propri cittadini, vivono la possibilità di proiettarsi in una realtà tutta europea e di essere diretti protagonisti di un processo di integrazione tra popoli indispensabile sia per sentirsi parte di un’unica comunità sia per riflettere sul futuro dell’Europa. Accoglienza, condivisione, ospitalità.

Costanza Antoniotti