Nuovi alloggi per l’edilizia popolare nel palazzo Damiani

Inaugurato il recupero della parte di edificio che guarda sulla nazionale

La facciata di Palazzo Damiani visto dalla Statale della Cisa
La facciata di Palazzo Damiani visto dalla Statale della Cisa

Rinasce una parte dello storico palazzo Damiani, tra i più antichi e affascinanti (ma segnato anche una lunga fase di degrado) nel centro storico di Pontremoli. Il Comune ed ERP Spa (Edilizia Residenziale Pubblica) di Massa Carrara hanno infatti recentemente presentato la conclusione dell’intervento di recupero della parte pubblica della struttura. L’edificio era stato parzialmente ceduto da privati diversi anni fa affinché potesse essere trasformato in appartamenti di edilizia popolare da assegnare agli aventi diritto. Dopo un lungo percorso si è finalmente giunti alla conclusione dei lavori che hanno consentito di ricavare sette nuovi alloggi, la cui assegnazione avverrà nei prossimi mesi nell’ambito della più generale graduatoria che scaturirà da un bando recentemente pubblicato dal Comune di Pontremoli. Il taglio del nastro e la visita che ha permesso a tutti di prendere visione degli interventi è avvenuto alla presenza del sindaco di Pontremoli Lucia Baracchini, dell’amministratore unico di ERP S.p.A Luca Panfietti, dell’architetto Corrado Lattanzi e di alcuni rappresentanti dell’Impresa Panza S.r.l. di Lucca, che ha svolto i lavori.

L'ingresso di Palazzo Damiani da via Mazzini
L’ingresso di Palazzo Damiani da via Mazzini

Gli appartamenti si affacciano su due corti del grande palazzo e sono rivolti verso la strada statale, dove si apre un’area esterna a giardino e parcheggio. Il piano terreno, scesa una scala rinascimentale in pietra (rinforzata secondo criteri innovativi con fibre di carbonio), è stato concepito come un grande passaggio pubblico tra la zona del parcheggio della stazione ferroviaria e via Mazzini, così da permettere a cittadini e turisti di entrare nel centro storico attraversando un suggestivo percorso voltato e illuminato. “Abbiamo potuto concretizzare questo progetto – a parlare è Luca Panfietti, presidente dell’Erp – grazie a una sinergia con l’amministrazione comunale, con la quale ci siamo mossi in sintonia, e all’impegno e alla creatività dei tecnici che si sono impegnati in questa sfida. Questo intervento ci permette di fornire alloggi ai residenti che ne abbiano necessità ma anche di dare risposte di qualità urbana e sociale, aprire luoghi storici ai giovani, connettere persone e luoghi”. Il sindaco Baracchini sottolinea che “il recupero del nostro patrimonio storico architettonico è la priorità verso cui tutti, pubblico e privati, dovrebbero convergere. Sono altresì felice – ha concluso il primo cittadino – che, con le future programmazioni, Lode ed Erp abbiamo volontà di continuare con efficacia e, sono certa, con maggiore rapidità, questo percorso affinché altre porzioni dell’edificio storico siamo rese utilizzabili ed assegnabili al più presto e quindi, nei fatti, restituite ai cittadini di Pontremoli”. La speranza è che questi alloggi non debbano subire lo stesso stato di degrado e di abbandono come accaduto, ad esempio, alle vicine case popolari di via Mazzini, nell’area che ospita anche il Poliambulatorio.

Un momento dell'inaugurazione con, da sinistra, il sindaco Lucia Baracchini ed il presidente di ERP S.p.A Luca Panfietti
Un momento dell’inaugurazione con, da sinistra, il sindaco Lucia Baracchini ed il presidente di ERP S.p.A Luca Panfietti

Inevitabilmente questo intervento, che non è un restauro (come annunciato nell’invito all’inaugurazione) ma al più un importante recupero edilizio, torna a puntare i riflettori su quella parte del palazzo di straordinario valore artistico che non è stata minimamente interessata dall’intervento. È l’area di proprietà privata (che si affaccia su via Mazzini) al cui interno sono presenti gli stupendi e preziosi affreschi di Niccolò Contestabili e gli stucchi del Portogalli, opere d’arte tra le più significative del Barocco pontremolese, abbandonate da tempo all’incuria e al degrado. In pratica ci si trova in una fase di stallo in cui il privato non ha interesse ad intervenire ed il pubblico non ha risorse per procedere all’acquisto ma davvero è una sofferenza vedere la situazione di rischio in cui tali capolavori versano. Specie pensando alle potenzialità turistiche che potrebbe portare per una zona di Pontremoli sempre più marginale e che avrebbe davvero bisogno di una spinta propulsiva. (r.s.)