I funghi all’epoca di Facebook

Tante foto sui social: la raccolta fortunata non è più un segreto ma un successo da condividere

35funghi1C’era una volta il cercatore di funghi che partiva con il favore del buio, raggiungeva con circospezione le zone di raccolta e rientrava cercando di non destare sospetti nonostante il baule dell’auto stracolmo. “Nascono?”. “Ah… poca roba!”
I tempi sono cambiati: sono pochi i fungai che resistono alla tentazione di scattare foto con l’immancabile telefonino da pubblicare poi su facebook così che i propri “amici” possano ammirare il risultato di quella fortunata escursione e, possibilmente, rimpiangano una volta di più di non conoscere “i posti” o di essere impossibilitati a raggiungerli.
35funghi5Quella che resta segreta è – per ora – proprio l’ubicazione dei luoghi di raccolta, tramandati nel segreto del legame familiare. Ma anche questo è a rischio: non mancano le “app” da scaricare sul proprio smartphone che, una volta condivise, “tracciano” i percorsi. Dunque: attenzione!
Intanto i cercatori (e soprattutto i “raccoglitori”) si godono questo inatteso e prolifico anticipo di stagione: da anni settembre non regalava una così cospicua nascita di porcini e “boledi” e le condizioni meteo sembrano poter garantire ancora prospettive. Caldo durante il giorno, temperature non troppo basse di notte, un po’ di pioggia ogni tanto.
Una situazione favorevole della quale sono in molti a beneficiare: il movimento che gira attorno ai funghi è – come si sa – importante, sia sotto il profilo delle presenze sia dal punto di vista economico. In tanti arrivano in Lunigiana dai territorio circostanti (ma anche da province piuttosto lontane), cercano, trovano, ma soprattutto acquistano prodotti e servizi. Non a caso nella stagione dei funghi i nostri ristoranti fanno il “tutto esaurito” come raramente accade nel resto della stagione.

(p.biss.)