Le nostre divisioni sono nemiche della croce di Cristo

Giovedì 20 marzo, a Massa, la “lectio” quaresimale del vescovo Mario

Il Vescovo, mons. Mario Vaccari

Giovedì 20 marzo nella chiesa di san Sebastiano a Massa, il vescovo Mario ha tenuto una lectio divina per i Gruppi di Ascolto della zona di Costa attingendo alla Prima Lettera di Paolo ai Corinti, testo sacro di riferimento per la diocesi in questo anno pastorale.
Il passo scelto è stato il primo capitolo (1Cor 1,1-31) dove Paolo si rivolge ai Corinzi esortandoli a un’attenta riflessione. Attraverso un commento preciso, puntuale e chiaro fra’ Mario ha guidato i presenti a cogliere le molte analogie esistenti fra la comunità paolina e quelle attuali.
“Ho trovato molti nomi – ha esordito il vescovo – il che vuol dire che Paolo si rivolgeva a persone concrete come quelle delle nostre comunità”. Nei versetti successivi, Paolo affronta il tema delle divisioni e delle contese che laceravano la Chiesa di Corinto tanto da formare dei veri e propri “partiti” guidati dall’evangelizzatore “di turno”. Rifacendosi alla Croce e al Battesimo dimostra come tali divisioni siano assurde. Cristo è stato crocifisso per tutti e attraverso il battesimo tutti sono inseriti in Lui, solo in Lui.
La voce di fra’ Mario a questo punto tradisce la sofferenza, provata nel riconoscere che anche nelle nostre comunità esistono divisioni e rivalità fra movimenti e associazioni dimenticando che Cristo è una persona, che il suo Corpo è uno e indivisibile.
“Anche il nostro linguaggio – prosegue- può essere divisivo. Se parliamo dell’altro rudemente, senza benevolenza finiamo per creare risentimenti. Spesso le parole sottendono il voler prevalere, il voler avere sempre ragione e questo non vedere nell’altro le cose positive, ma solo quelle negative crea divisioni, conflittualità. Spesso una grande sofferenza mi attanaglia quando il trasferimento di un parroco o il tentativo di formare Unità Pastorali acuiscono malumori e proteste”. I
n realtà viene perso di vista il compito della comunità: evangelizzare ovvero testimoniare a chi non ha ancora incontrato Gesù quanto la Sua Grazia agisca in colui che ne ha già fatto esperienza e come questi in virtù di essa possa far conoscere la bellezza del dono della fede in Cristo. Nella parte finale del capitolo (1.18-31) viene ripreso il concetto della logica della croce e l’esortazione a riconoscere che quello che di buono abbiamo è dono del Signore e ha in Lui la sua causa di origine.
La recita della preghiera composta per il Percorso dei Gruppi di Ascolto 2024/2025 ha concluso l’incontro.

P. C.