
Dalla formazione dei volontari al futuro nuovo centro per le povertà di Pontremoli, passando per il servizio notturno ripreso a Massa e inagurato ad Aulla. Poi la ristrutturazione della mensa di Massa e il supporto alle detenute nell’IPM di Pontremoli A colloquio con don Maurizio Manganelli sui primi 9 mesi di direzione della Caritas.

Don Maurizio Manganelli è ormai da nove mesi direttore di Caritas diocesana. Nel colloquio avuto con il nostro settimanale, don Maurizio ci ha aggiornato sulle attività svolte a livello della nostra Chiesa locale e per gettare uno sguardo ai progetti futuri. Don Maurizio ci racconta che, nello scorso mese di ottobre, ha incontrato le Caritas parrocchiali dei vari vicariati mentre nelle ultime settimane ha partecipato a momenti di formazione.
In essi sono emerse due importanti novità: la costituzione di una commissione per la formazione e l’impegno per avviare un centro “per le povertà” a Pontremoli.
La commissione per la formazione è composta dallo stesso don Maurizio, dal vice direttore Pierluigi Perinelli e da Flaminia Fiory, Elisabetta Guenzi e Chiara Delmonte. A loro si affianca “l’entusiasmo” di tanti volontari che si occupano di un’importante e fattiva collaborazione nelle varie Caritas delle zone pastorali diocesane.

Circa l’avvio di un centro a Pontremoli, si seguiranno le orme dei già avviati centri di Massa, Carrara e Aulla: sarà l’occasione per affermare una Chiesa che sappia farsi “compagna di strada” per chi vive situazioni di difficoltà e marginalità.
Alla crescita del nuovo punto parteciperanno le varie realtà locali che già si occupano del servizio per le persone più deboli e bisognose. Saranno inoltre allestiti un centro di ascolto vicariale, un emporio per generi alimentari e un servizio-armadio per la distribuzione di vestiario.
L’obiettivo di questo progetto è che quello di Pontremoli diventi un centro “unico” con più servizi che saranno tra loro coordinati e in dialogo costante. Nel frattempo è stato avviato lo scorso anno ad Aulla un servizio notturno di accoglienza per i senza fissa dimora.
È un progetto che va ad associarsi alla casa di accoglienza che ha sede a Massa, in via Godola e che ha riaperto lo scorso anno dopo una chiusura forzata a causa del Covid.
Tanto per Aulla quanto per Massa, dice don Manganelli, “è lodevole quanto stanno facendo molti volontari” ma al tempo stesso “c’è necessità vi siano altre persone che possano offrire il loro contribuito per una migliore riuscita del lavoro avviato”.
A breve – spiega ancora don Maurizio – l’ufficio diocesano di Caritas provvederà ad avviare due progetti approvati da Caritas Italiana. Verranno finanziati dai fondi dell’8 x 1000 e prevedono la ristrutturazione della mensa di Massa e un percorso di supporto alle giovani ragazze detenute presso l’Istituto Penale Femminile Minorile di Pontremoli.
Questo secondo progetto, dal titolo “Rinascita oltre le sbarre”, ha come obiettivo offrire un supporto alle ragazze nel tempo di detenzione. Il progetto offrirà materiale per iniziative di Cineforum e giochi di socializzazione, una formazione necessaria per i volontari e una figura educativa che contribuirà a supportare le ragazze durante il loro tempo libero e lo studio.
(Fabio Venturini)