
Duro comunicato della minoranza sulla situazione nel greto del Verde
Gennaio tempo di falò, e Pontremoli si sta preparando all’appuntamento che da qualche anno viene denominato la “Disfida dei falò”, che vede contrapposti i fuochisti di San Nicolò e di San Geminiano. Una sfida che come tradizione viene aperta dal fuoco “neutrale’ di Sant’Ilario.
Tutti conoscono le “location” dove i due fuochi verranno collocati, nel Magra di fronte al ponte “Pompeo Spagnoli” dai difensori dei colori del “Vaticano” e nel greto del Verde nei pressi del ponte della Cresa dai fuochisti del patrono. Ed è proprio la situazione in cui versa l’area nei pressi dell’antico ponte romanico che ha fatto scattare la rabbia dei consiglieri di minoranza di “Pontremoli più” (Elisabetta Sordi, Elena Battaglia, Matteo Bola e Mario Bassi) che hanno redatto un pesante comunicato stampa sul “degrado sotto il ponte della Cresa: un’immersione nell’abbandono”.
“Mentre l’amministrazione scrivono i quattro consiglieri – celebra con un battage pubblicitario il mese di gennaio, lodando il lavoro svolto con passione e dedizione dai volontari delle due fazioni, ci vediamo costretti a denunciare una situazione di grave incuria e abbandono che riguarda proprio la zona sottostante il ponte della Crësa, teatro del Falò di San Geminiano”. I consiglieri di minoranza pongono l’attenzione “su una problematica che non può essere ignorata: l’alveo del fiume sotto il ponte della Crësa versa in uno stato di assoluto degrado. Le strutture allestite in occasione di “Medievalis”, ormai da tempo abbandonate, si sono trasformate in un ricettacolo di immondizia e mancanza di decoro. Questa situazione non solo compromette il valore estetico e ambientale del luogo, ma rappresenta anche un pessimo biglietto da visita per i turisti attesi per la Disfida dei Falò”.
Si tratta, sostengono, di “una situazione potenzialmente pericolosa per l’incolumità dei bambini, anziani, cittadini che ogni giorno transitano in quel luogo. Altrettanto indecorosa la situazione sotto al ponte Zambeccari. Non è giusto, inoltre, che siano i fuochisti a doversi far carico della pulizia straordinaria sotto il ponte. È paradossale che l’amministrazione comunale, pur vantandosi del proprio impegno per la promozione delle tradizioni locali, consegni ai cittadini e ai fuochisti un’area in tali condizioni. Non è accettabile che si richiamino visitatori e appassionati a partecipare a un evento di tale portata senza garantire il minimo decoro urbano e la cura del territorio circostante”.
Ma non solo “Pontremoli Più” ha posto attenzione sull’area, sembra infatti che le strutture realizzate per “Medievalis” nell’alveo fluviale, siano state oggetto di un esposto presentato da un cittadino, tanto che sono circolate voci sull’interessamento di un’ente competente e di conseguenti sanzioni pecuniarie per l’utilizzo improprio dell’area. Ma al di là di questo non c’è dubbio che la zona meriti un decoro maggiore. Basti osservare come le strutture utilizzate durante Medievalis, e che non vengono tolte conclusa la festa, siano rimaste abbandonate al degrado e all’incuria. Certo non un bel biglietto da visita per una città che vuole puntare sul turismo.
Gli appuntamenti in vista dei falò, aperti dal fuoco di Sant’Ilario

Tutto è pronto per accendere, letteralmente, la miccia. è fissata per venerdì 17, alle ore 19, sul greto del fiume Magra all’altezza del ponte Pompeo Spagnoli l’accensione del Falò di San Nicolò, che verrà bruciato in onore di Sant’Antonio Abate cui seguirà la “risposta” da parte di San Geminiano, nella serata del 31 gennaio, festa patronale. E la sfida dei falò è stato aperto dal tradizionale appuntamento con il fuoco di Sant’Ilario che è stato bruciato lunedì, una sorta di “introduzione” alla vera e propria battaglia dei fuochi.
Una battaglia dei fuochi che potrà essere conosciuta meglio grazie alle guide della Cooperativa di Comunità Sigeric che hanno organizzato due percorsi di visita nel centro storico di Pontremoli, per approfondire la storia dei falò e incontrare i fuochisti ai piedi della pira. La prima visita si svolgerà nel pomeriggio di venerdì 17 gennaio, a partire dalle 14.30. Dopo un’introduzione riguardante la storia del borgo e la visita della Chiesa di San Nicolò, si salirà sulla terrazza panoramica del Castello del Piagnaro per ammirare dall’alto il letto del fiume Magra. A seguire incontro con i fuochisti del Vaticano In occasione del falò di San Geminiano i visitatori scopriranno Villa Dosi Delfini, nella tenuta dei Chiosi, per poi proseguire la passeggiata nel centro storico con la visita della chiesa di San Geminiano. Al termine, si scenderà sul letto del torrente Verde per conoscere i fuochisti rosso-bianchi. Finito il tour, i partecipanti potranno assistere all’accensione del falò che avverrà alle 19 circa.