
Presentata dalla consigliera Francesca Nobili

Le divisioni che agitano e sono causa di guerra in Medio Oriente ripercuotono i loro effetti negativi ancbe nei Consigli Comunali della Lunigiana.
è il caso di Fivizzano, dove una mozione della consigliera, Francesca Nobili, già assessora in precedenti Amministrazioni, ha scatenato un aspro dibattito fra maggioranza ed opposizione, oltre alla differenziazione, in sede di votazione, di un consigliere maggioranza.
L’assessore Ballerini è uscito dall’aula. Proteste, per ragioni opposte, da SI e dalla minoranza

L’assessore al bilancio, Riccardo Ballerini, già Sindaco di Casola, infatti, al momento del voto su una mozione presentata dalla consigliera citata, è uscito dall’aula, confermando la sua non appartenenza “politica” al gruppo di sinistra del sindaco Gianluigi Giannetti. La mozione in questione riguardava la richiesta del riconoscimento, da parte del Governo italiano, dello Stato della Palestina, con confini ante 1967 e con unica capitale Gerusalemme, ed è stata approvata con 8 voti favorevoli e l’astensione dei consiglieri di opposizione.
Il partito Sinistra Italiana, non rappresentato in Consiglio, ha colto l’occasione per “ribadire le contraddizioni presenti in seno alla maggioranza, dannose per una coerente programmazione di governo del territorio, e per rimarcare il fatto che la consigliera Nobili sia stata lasciata sola di fronte agli attacchi, fatta eccezione per il Presidente del Consiglio Nanni Poleschi”. Sulla stessa mozione è intervenuta anche i rappresentanti del gruppo di minoranza “Destinazione futuro”, accusando l’Amministrazione di “aver preferito posizioni identitarie invece che accogliere la proposta di allargare il dibattito in un Consiglio straordinario, e di non mettere in campo politiche sistemiche per il territorio”.
Temi complessi, difficili da affrontare e da risolvere, ma è giusta, negli obiettivi di pace, la presa di posizione del Consiglio di Fivizzano, che ha conosciuto gli orrori della guerra e che in un recente passato aveva progettato la candidatura di Fivizzano al premio Nobel per la pace, dopo la richiesta di perdono per le stragi della Seconda Guerra Mondiale da parte del Presidente tedesco Frank –Walter Steinmeier, presente a Fivizzano col Presidente Sergio Mattarella.
Le mozioni, insomma, sembra non abbiano vita facile all’interno dei Consigli Comunali, se si considera anche quanto successo a Licciana, dove la maggioranza ha provveduto alla cancellazione della parola “antifascista” presente nella proposta della minoranza per la creazione di una “figura preposta alla valorizzazione della memoria”. Sembra proprio che più che riconoscere l’importanza del significato di una mozione, i vari gruppi mirino a non far passare le idee, anche valide, degli avversari. A.F.