Vent’anni di Castagna Bike tra sport, natura e valorizzazione del territorio

Una rassegna che dal 2003 ha saputo crescere costantemente fino ad arrivare a 2.000 partecipanti

Un momento dell'ultima edizione della Castagna Bike.
Un momento dell’ultima edizione della Castagna Bike (Foto Lunigiana World)

Vent’anni di storia e non sentirli. Anzi per la precisione 21 anni, infatti nonostante la “Castagna Bike”, abbia recentemente visto un’ampia partecipazione per la sua ventesima edizione, in realtà l’evento nasce nel 2003 con lo sfasamento rispetto al numero delle edizioni dovuto alla pausa legata all’emergenza Covid. Una manifestazione che, come ci racconta Emiliano Giusti, presidente della società ciclistica Villafranca, che è tra i promotori dell’iniziativa “ha saputo crescere piano piano. Siamo partiti dalla prima edizione con 50-60 iscritti e all’ultima di poche settimane fa siamo arrivati ad oltre 2.000”. Un aumento che è stato graduale e continuo “sì – conferma Giusti – ogni anno aumentavano di 150-200 iscritti. Non abbiamo mai avuto dei boom di colpo ma ogni anno siamo riusciti a far crescere costantemente il numero dei partecipanti. Per fare un esempio, dopo la sosta per il Covid c’era un po’ di preoccupazione su come avrebbero risposto gli appassionati, ebbene in quell’occasione c’era una voglia di tornare a godere degli appuntamenti all’aria aperta che ha rappresentato un traino naturale”.

Vista dell'alto della partenza della castagna bike on the road a Filetto. (Foto Lunigiana World)
Vista dell’alto della partenza della castagna bike 2022 a Filetto. (Foto Lunigiana World)

Ed ovviamente l’aumento delle iscrizioni comporta anche impegni più pressanti “basti pensare che nelle prime edizioni andavamo a pulire il percorso un giorno prima. Oggi è un lavoro che iniziamo a fare già da agosto”. Anche perchè è cambiata completamente la modalità stessa dell’appuntamento della “Castagna Bike” “è rimasto lo spirito originale, ovvero di una manifestazione sportiva non competitiva che vuole far conoscere ed ammirare le bellezze del territorio. Ma allo stesso tempo è evidente che oggi è una grande festa di due giorni che richiede grande attenzione e cura nella sua preparazione”. Basti pensare che all’inizio c’era un percorso unico ed oggi sono ben otto, suddivisi tra MTB, gravel, strada e trail che permettono di attraversare percorsi panoramici e sentieri mozzafiato “ma soprattutto i nostri borghi. Infatti cerchiamo di valorizzare le piccole realtà, i luoghi più caratteristici. Non a caso cerchiamo sempre di collocare i punti di ristoro in prossimità dei borghi”.

Un momento della Castagna Bike 2017
Un momento della Castagna Bike 2017

Punti di ristoro che non sono solo momenti in cui rifocillarsi ma rappresentano dei veri e propri spot per la gastronomia lunigianese “anche questo è sempre stato una nostra attenzione. Quindi spazio alle focaccette con i salumi nostrali, o ancora i panigacci, i testaroli ed anche il dolce con l’amor e il succo di mele di un’azienda locale. E pazienza se è i costi sono più alti, non ci interessa guadagnare ma far conoscere il territorio”. Non c’è quindi da stupirsi se il numero degli appassionati sia cresciuto sempre di più nel corso di questi anni con tante presenze da fuori del territorio lunigianese “assolutamente abbiamo, per esempio, un gruppo di 25-30 appassionati di Bologna che non hanno mai saltato un’edizione. Ma come loro ci sono tanti dalla Liguria, dall’Emilia, dalla Lombardia, in particolare un altro gruppo di fedelissimi di Varese, dal Lazio e ovviamente dalla Toscana”. Ma c’è anche chi attraversa l’oceano per partecipare alla “Castagna Bike”, “sì è vero, anche se non è che partono apposta per venire alla manifestazione – sottolinea Giusti con un sorriso – però c’è questo gruppo di americani che ha origini e parenti a Tavernelle e approfittano della visita ai loro congiunti per partecipare”.

(Riccardo Sordi)