Con la bella stagione nella nostra Provincia aumenta del 50% il fabbisogno di sacche di sangue. L’appello di Fratres e Avis per recarsi a donare
Non per tutti estate vuol dire vacanze. I malati non vanno in ferie e gli ospedali non chiudono mai. L’estate è quindi un periodo particolarmente “magro” per chi ha bisogno di trasfusioni ematiche. L’estate è quindi una stagione da sempre “calda” anche per le donazioni di sangue, che subiscono un calo fisiologico dovuto alle partenze per le ferie, ma anche ad altri fattori come gli sbalzi di pressione per il caldo, le sospensioni per i viaggi all’estero, i problemi causati dalle zanzare, qualche concessione in più al cibo e all’alcol. Senza dimenticare che in, territori come il nostro, c’è un aumento della popolazione grazie ad un importante flusso, sia turistico sia di persone che approfittano delle ferie per ritornare al proprio borgo di origine. Quindi in questo periodo dell’anno aumentano i malati che necessitano di trasfusioni, aumentano gli interventi chirurgici e i casi di emergenza. E di conseguenza cresce anche il fabbisogno di sangue. Un dato che trova pieno riscontro anche nell’aumento della richiesta di sacche di sangue, che si può stimare, secondo alcune informazioni che siamo riusciti ad estrapolare, ad un incremento di circa del 50%.
In particolare, a livello provinciale, è dall’ospedale del Noa di Massa che questo incremento si fa più significativo. A fronte di un fabbisogno medio giornaliero di 25-30 sacche di sangue, nel periodo estivo questo dato arriva ad almeno 40 sacche di sangue quotidiane, toccando punte di 50 dosi giornaliere nelle situazioni più complicate ed emergenziali. In quest’ottica è sicuramente meno significativo l’aumento del fabbisogno di sacche di sangue negli ospedale lunigianesi. Al dato “normale” del Sant’Antonio Abate di Fivizzano di un uso settimanale di 8-10 sacche di sangue, nel periodo estivo si può arrivare a 12-14 sacche nell’arco dei sette giorni. E lo stesso si può dire di Pontremoli dove le 16-20 sacche necessarie a garantire la normale attività del nosocomio in una qualunque settimana invernale, diventano 22-25 nel periodo più caldo dell’anno. Ma allo stesso tempo è chiaro che gli ospedale lunigianesi sono chiamati a dare un supporto al “fratello grande” fornendo sacche di sangue al Noa di Massa.
In particolare i gruppi più richiesti sono tutti quelli di gruppo negativo e comunque lo 0, per la sua valenza universale. Il rischio, in caso di assenza di sangue, è che interventi procrastinabili vengano rimandati. Per fortuna che a combattere questa emergenza scendono in campo, come sempre, i gruppi dei donatori Fratres ed Avis per chiedere un impegno straordinario a tutti i donatori abituali e, più in generale, a quanti sono nelle condizioni per poter offrire il proprio braccio per un gesto di altissimo valore umano qual è la donazione di sangue. “Recatevi nei centri ospedalieri – sottolinea Rita Beccari neopresidente provinciale della Fratres – e contribuite ad alleviare le sofferenze di chi attende il vostro aiuto. Non importata se con i Fratres o con l’Avis, l’importante è donare. Sembra una frase fatta ma, realmente, chi dona sangue, dona vita”. Quindi l’appello è quello “chi non si è ancora recato in vacanza prima di partire faccia questo gesto di generosità. Rapido e veloce ma che può essere di grande aiuto”. E allo stesso tempo “chi è tornato dalle vacanze approfitti di aver ritemprato lo spirito per donare il sangue. Ovviamente se torna da luoghi da cui è permessa la donazione”.
(Riccardo Sordi)
Più di 100 donazioni a luglio e anche i primi sei mesi sono andati alla grande
Numeri record per i Fratres di Pontremoli
“Come sempre l’estate è un periodo difficile ma i nostri donatori stanno rispondendo alla grande”. Il presidente dei Fratres di Pontremoli, Armando Mastroviti, è davvero soddisfatto di come i donatori del suo gruppo stiano rispondendo presente all’appello di andare a donare prima di raggiungere il proprio luogo di ferie. “A luglio abbiamo raccolto più di cento sacche di sangue – sottolinea il presidente – un dato che personalmente non ricordo di aver mai conseguito in precedenza”. Ed il dato del settimo mese dell’anno fa da eco a quanto accaduto nei primi sei mesi del 2024 con risultati davvero incoraggianti “al 30 di giugno sono state raccolte 496 sacche di sangue, contro le 453 di dodici mesi prima”. Un aumento di circa il 10% che spinge il gruppo pontremolese verso quota mille (tenendo conto che con luglio si vola già attorno a 600 donazioni) che era l’obiettivo che Mastroviti si era riproposto ad inizio anno. Il presidente ricorda inoltre che c’è la possibilità di iscriversi per la gita sociale “un modo per fare gruppo e diffondere sempre più l’importanza del messaggio della donazione”. (r.s.)