Grazie ad un investimento da 150mila euro restaurata la struttura a Mignegno. L’inaugurazione domenica scorsa
Giornata di festa domenica scorsa, 7 luglio, a Mignegno, per la riapertura del Santuario di San Terenziano al termine dei lavori di ristrutturazione, finanziati dalla Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli con fondi del PNRR. È stato il vicario generale della diocesi, don Marino Navalesi, a presiedere la S. Messa concelebrata da don Graziano Galeotti e don Giovanni Perini, sacerdoti dell’Unità Pastorale Città di Pontremoli della quale la parrocchia di Mignegno è entrata a far parte. Nel suo intervento il vicario generale ha voluto ringraziare tutti i presenti e, soprattutto, tutti coloro che si sono impegnati negli anni recenti per far sì che si potesse arrivare a questa nuova apertura: “è importante – ha sottolineato – essere custodi dei luoghi di culto per poter camminare insieme, in comunione con le nostre comunità”.
Grande ammirazione ed emozione ha suscitato nei tanti partecipanti l’esibizione del Convitto Armonico della Spezia, diretto da Stefano Buschini. Subito dopo si sono succeduti gli interventi del sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri, dell’arch. Mauro Lombardi e del prof. Paolo Lapi. Quello che ha permesso di riaprire il santuario è stato un investimento complessivo da quasi 150mila euro, ottenuto grazie alla richiesta avanzata nel 2022 e il successivo inserimento del progetto all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Dal PNRR sono arrivati circa 120mila euro mentre altri 30mila cono stati finanziati dalla parrocchia anche grazie ad un contributo di 20mila ricevuto dal Comune di Pontremoli.
L’edificio, infatti, dall’inizio dell’Ottocento, è di proprietà comunale ed è affidato in gestione dall’Ente pubblico alla parrocchia grazie ad una convenzione trentennale firmata nel 1998. Come ha ricordato l’arch. Lombardi durante la cerimonia di domenica scorsa, l’appalto era stato affidato all’impresa “La Volta” che aveva iniziato i lavori alla fine di giugno dello scorso anno. In autunno erano già completi il rifacimento del tetto, degli intonaci esterni e la tinteggiatura ed era stato iniziato l’intervento di scavo per la regimazione delle acque piovane. Quella di domenica è stata una cerimonia che riconsegna alla collettività il santuario rimesso a nuovo – ha sottolineato ancora Lombardi che ha realizzato la progettazione e seguito tutte le fasi dei lavori – interventi che seguono quelli realizzati nell’edificio tra gli anni Novanta e il primo decennio del 2000. Opere che avevano riguardato l’interno (pareti e pavimento) e messe in atto grazie alla collaborazione tra il sindaco, on. Enrico Ferri, il parroco don Antonio Cocchi e la comunità locale rappresentata da Roberto Bolleri.
Paolo Bissoli
La storia: costruito nel 1511, è stato ampliato nel corso del Seicento
L’oratorio di San Terenziano – ha spiegato l’arch. Mauro Lombardi – venne costruito nel 1511 a seguito dei danni che un terremoto aveva arrecato al borgo di Mignegno. Ampliato nel Seicento per iniziativa del giureconsulto Stefano Maraffi che si era ritirato a vita privata proprio nei pressi del Santuario. Il luogo era – ed è ancora – sede della fiera di San Terenziano del 1° settembre, per secoli importante occasione sociale ed economica per l’economia rurale del territorio. Collocato in posizione strategica lungo l’itinerario della Via Francigena (o Romea), l’Oratorio era luogo di sosta e di ristoro prima di iniziare l’impegnativa salita verso il passo di Monte Bardone. E proprio qui, nell’estate del 1495, si era accampato l’imperatore Carlo VIII mentre la retroguardia del suo esercito metteva a ferro e fuoco Pontremoli. Il cimitero che oggi si trova nel terreno retrostante l’edificio in origine era stato organizzato dalla parrocchia sul lato antistante il Santuario e fu trasferito nell’attuale posizione nel corso dell’Ottocento. (p. biss.)