
Dal 20 luglio la nascita del parco tematico nell’antico maniero

Dal 20 luglio sarà possibile visitare, nell’oasi di pace e di serenità che circonda il Castello dell’Aquila di Gragnola, Il “Primo Parco tematico” al mondo dedicato all’amore, ai sentimenti, alla natura, all’ambiente. Si potranno fare sei macro-esperienze gratuite, nelle quali bellezza e scoperte si fondono insieme. Il castello, tra i più imponenti di tutta la Toscana, è immerso tra ulivi, lavanda e ginestre e si affaccia su panorami meravigliosi, vi si possono organizzare feste di ogni tipo con i menù tipici della Lunigiana o, particolari, a richiesta, in saloni dal sapore antico, ma con tutti i confort. Sono disponibili anche camere le più lussuose. Il Castel dell’Aquila è tutto questo, ma soprattutto è una struttura fortificata medievale, residenza signorile dei Malaspina, ricca di storia, ma anche di fatti misteriosi, come il ritrovamento dello scheletro di un cavaliere, forse del XIV secolo. Le guide faranno rivivere tutte le vicende, a partire da quelle storicamente documentate, come la presenza nel castello di Spinetta Malaspina o i rapporti non sempre facili col castello di Verrucola.

Ma nella Valle del Lucido ci sono anche le Terme di Equi, di cui recentemente sono state inaugurati, e benedetti da don Guido Ceci, il centro benessere ed il parco. Il complesso termale è stato in parte ristrutturato, ma a settembre riprenderanno gli interventi per completare il progetto di riqualificazione, di cui sono già disponibili i fondi, come ha detto il sindaco Gianluigi Giannetti all’inaugurazione. La bellezza dell’impianto e le proprietà curative delle acque attireranno sicuramente molte persone, come stanno già facendo anche le Grotte, il museo della preistoria, il Geolab e…molto altro. Certo che anche la viabilità dovrebbe essere più curata, ma i chilometri delle strade provinciali sono molti ed è recente il lamento del Presidente della Provincia per gli scarsi fondi a disposizione, Anche il decoro urbano meriterebbe maggiori attenzioni. “Le scarpe rotte fanno sfigurare anche un bel e costoso vestito”, si sente dire.
Andreino Fabiani