Crollo al convento dell’Annunziata: macerie nella stanza del camino

L’evento, avvenuto un paio di settimane fa, è stato scoperto casualmente

Ha fatto molto rumore il crollo del soffitto della grande stanza del camino nel convento della SS. Annunziata, ma ciò è avvenuto solo a distanza di giorni, quelli intercorsi tra l’evento e la sua casuale scoperta. Perché, nonostante debba aver provocato un vero e proprio boato il precipitare improvviso della volta in quella sala posta nell’angolo più lontano del secondo chiostro del complesso costruito a partire dagli anni Settanta del Quattrocento, quel rumore nessuno lo ha sentito. L’edificio, infatti, è ormai da tempo frequentato solo occasionalmente e nessuno si è reso conto del fatto se non, appunto, dopo alcuni giorni. Ad accorgersi dell’incredibile crollo, provocato probabilmente dall’ acqua piovana che si è infiltrata nel tempo, è stato Giorgio Bardi che, vista dall’esterno la situazione attraverso una vetrata, ha subito allertato il parroco, don Lorenzo Piagneri: i due hanno quindi immediatamente informato chi ha la competenza sull’edificio, primi fra tutti la direzione dell’Archivio di Stato di Massa (del quale dipende la sezione pontremolese ospitata proprio nel convento) e il Comune di Pontremoli che ha avuto in affitto alcuni locali dal Demanio. I primi sopralluoghi sono stati immediati: l’area, al primo piano, è stata transennata con la chiusura dei corridoi di accesso al locale dove il pavimento è precipitato nella stanza sottostante, travolgendo e seppellendo tutto quanto vi si trovava: gli arredi, l’antico camino e i numerosi faldoni con documenti d’archivio che da lungo tempo vi erano stati sistemati.

Chiuso, a titolo prudenziale, anche il sentiero, utilizzato dai frequentatori della Via Francigena, che transita nella parte retrostante, fra il convento e la collina. Come noto la sezione dell’Archivio di Stato dell’Annunziata è infatti chiusa ormai da alcuni anni a causa della mancanza di alcune caratteristiche di agibilità; altri locali, compresa la stanza del camino (antica cucina del convento) e la vicina Sala Rusconi (il refettorio dei frati), sono stati a lungo in uso alla Fondazione Città del Libro che, in un passato ormai lontano, vi svolgeva alcune iniziative legate ai premi “Bancarella”. Un progetto comunale di recupero di parte del convento a destinazione culturale attende di essere definito e realizzato. Ora, in attesa dei sopralluoghi dei tecnici del Demanio, su tutto grava il pesante interrogativo delle conseguenze del crollo. Un evento drammatico, ma che avrebbe potuto avere conseguenze addirittura tragiche, visto che fino ad un paio di anni fa nella stanza al primo piano dove è crollato il pavimento vi si svolgevano le lezioni di catechismo della parrocchia frequentate da decine di bambini. Oggi la visione dell’area interessata dal crollo e dei locali adiacenti è davvero desolante: le infiltrazioni d’acqua sono diffuse e copiose, da alcune porzioni di muro scendono quantità importanti di pioggia e l’impressione è che siano estese le parti ammalorate dall’umidità. Ma naturalmente spetterà ai tecnici formulare le indicazioni necessarie per la messa in sicurezza dell’immobile e la stesura di un progetto di recupero per il quale al momento non si hanno indicazioni né sui tempi né sui costi.

(p. biss.)