Lavori di riqualificazione da quasi 800 mila euro che riguardano il centro termale e il viale di ingresso della struttura. Resta la domanda se l’opera riuscirà ad essere conclusa in tempo per la stagione estiva
Chi si reca ad Equi Terme in questi giorni si trova di fronte un cantiere di lavoro, che sta distruggendo l’immagine di un ambiente nel quale era abituato a muoversi negli anni passati, sia nel centro termale che nella zona della stazione ferroviaria. Gli verrà spontaneo chiedersi, considerata l’ampiezza della rimozione dell’esistente operata dalle ruspe, se sarà possibile la riapertura della stagione termale almeno nei tempi della antica tradizione, il giorno di San Pietro, essendo, i lavori, iniziati ufficialmente il 2 aprile, mentre erano stati concordati, come dichiarato dal sindaco Gianluigi Giannetti, per i primi di febbraio, con conclusione ed apertura per il 7 giugno. Purtroppo questo sembra essere il destino delle opere pubbliche, specialmente di quelle finanziate da grandi cifre (per Equi sono oltre 600.000 euro, metà dei quali con risorse comunali), di non iniziare e di non essere portate a termine nei tempi fissati.
Oltre allo slittamento di qualche giorno dell’apertura, nel caso di Equi, sembra che verranno rinviati i lavori previsti per il rifacimento della piscina, rimanendo fruibile quella attuale, storica e unica per la sua forma ovale e per essere alimentata da acque termominerali correnti, con temperature variabili fra i 17 e i 27 C°. L’obiettivo, ha sottolineato il Sindaco, è la riqualificazione del centro nelle parti esterne (piscine, pavimentazione, illuminazione, spazi verdi, arredi…) “per un salto di qualità che adegui Equi alle altre realtà nazionali. Gli interventi riguarderanno anche l’efficientamento energetico e la riqualificazione estetica. La vocazione turistica del nostro comune deve essere sostenuta e la nostra amministrazione lo ha fatto e continuerà a farlo”. I lavori sono stati affidati all’Impresa Eco Inerti di Pallerone. è di questi giorni la notizia che altri 180.000 euro sono stati destinati al rifacimento del viale di ingresso al centro termale, sulla sponda sinistra del torrente. Importanti sono anche gli interventi in corso nella stazione ferroviaria, che ospiterà uffici turistici, e nell’ampio spazio circostante che sarà destinato e attrezzato per i kamperisti.
Ma Equi non è solo Terme. Nel Museo virtuale ApuanGeoLab il visitatore può sperimentare un viaggio ideale dal globale al locale, dal planetario al regionale, mentre nel Museo delle Grotte potrà vedere l’Orso delle caverne ricostruito in dimensioni reali e nella Tecchia ossa e manufatti dell’uomo di Neanderthal. Chi vorrà, poi, potrà ammirare blocchi antichi di marmo o recarsi al Solco, un canyon che porta alle cave, o osservare specie vegetali carnivore. Ma Equi, non per niente classificato fra i primi tre poli turistici della Provincia, offre ancora più attrattive. L’auspicio degli abitanti della vallata è che i lavori programmati e finanziati giungano presto a conclusione, che l’albergo delle Terme, recentemente acquistato all’asta, venga recuperato e ben utilizzato (è il più grande del Comune, potendo ospitare più di 60 persone), che sia restituito all’uso il campo da tennis e vengano resi più decorosi alcuni luoghi di avvicinamento al paese, in modo da fare la funzione da accoglienti biglietti da visita.
Andreino Fabiani
