L’autunno verso il commiato

Secondo la scansione meteorologica trimestrale l’autunno volge ormai al termine. Il 1° dicembre sarà inverno a tutti gli effetti… eccezion fatta per il calendario astronomico, che attenderà ancora altre tre settimane.
Intanto, le premesse per la stagione più fredda dell’anno non sono mancate. Il vento dai quadrati settentrionali ha avuto il dominio netto della settimana cedendo il passo solo lunedì sera ad una breve fase di ventilazione marina, peraltro fredda.
Maestrale e tramontana sono giunti anche con impeto, specie nella serata di mercoledì 22 ma già il 21 spirava vento da Nord, con residui piovaschi la notte, un rovescio al mattino e un ritorno di pioviggine in serata, quando è pure nevicato leggermente sull’alto Appennino.
La tramontana, a forti raffiche sia la notte che lungo il dì, ha lavorato di buona lena facendo pulizia e lasciando formazioni nuvolose tipiche della sua azione. Potenti folate fino a 70-80 km/h si sono verificate soprattutto nelle serata.
L’orizzonte si è poi fatto nitido e giovedì 23, ancora ventoso, la visibilità è risultata perfetta e il cielo un trionfo di azzurro.
Il flusso aereo, divenuto più favonico, nel primo pomeriggio ha recato un paio d’ore più miti poi però il crollo della temperatura al cospetto del cielo stellato è stato senza freni: perciò al mattino di venerdì 24 prima lieve gelata della stagione; poca la brina per l’aria asciutta del pomeriggio precedente.
Brinata più consistente si stava formando nella notte di sabato 25 quando si è levato impetuoso il maestrale, foriero di aria artica molto secca. La caduta degli igrometri, subito netta dal 90% al 20% nel giro di tre-quattro ore, è proseguita per l’intera giornata con i valori più bassi a pomeriggio inoltrato e nella prima serata.
L’aria pungente recata dalle dispettose raffiche da NW ha ulteriormente ricreato la nitidezza più spettacolare, ad orizzonte peraltro ancora limpido dalla ‘passata’ di due giorni prima. Dai monti più alti e, nei pressi della costa ligure-tirrenica, anche dalle basse colline, la vista spaziava ad occhio nudo fino alle isole dell’Arcipelago Toscano, alla Corsica e alle Alpi Marittime e Cozie, con la mole triangolare del Monviso.
Il venir meno del vento nelle ore serali, in modo ancor più drastico di giovedì e in aria ancora più secca, ha poi dato il via ad un autentico tonfo termico, proseguito inesorabile fino all’aurora di domenica 26, gelida e purissima con minime comprese a valle fra -3° e -6°C.
Il prosieguo della giornata ha visto splendere il sole e attenuarsi il freddo nel breve volgere del primo pomeriggio, mentre cumuletti sparsi e qualche velatura hanno annunciato l’arrivo di una modesta perturbazione.
Il sensibile calo termico della serata, infatti, è stato interrotto dalla copertura nuvolosa della notte di lunedì; il 27, il tempo si è convertito al freddo umido stagnante con deboli precipitazioni, cessate nella notte di martedì 28.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni