L’estate 2023 rimarrà, nella memoria collettiva come l’estate dei rincari. Impennate dei prezzi che si sono manifestate in ogni settore e che alla fine hanno comportato un esborso da parte delle famiglie quantificato in 330 milioni di euro.
Caro ombrelloni, caro voli, caro ristoranti… rincari che, secondo Federturismo, hanno causato un calo del 30% nella domanda. Mancato il sold out auspicato a casa nostra, è cresciuto l’interesse per le mete con prezzi più bassi come Spagna, Tunisia, Egitto, soprattutto Albania, ribattezzata “Maldive d’Europa”.
Il messaggio del premier albanese Rama – “Nel 1991 gli Albanesi fuggivano in Italia da profughi e ora gli Italiani vengono a frotte da noi dove il turismo, ricco di ogni attrattiva, costa molto meno” – ha favorito la visita privata di Giorgia Meloni, ospite di Rama, che in tal modo ha potuto rendersi conto del boom turistico dei nostri connazionali in quei luoghi. Purtroppo, le bellezze del nostro Paese sono divenute, per una grossa fetta degli italiani, un miraggio.
Difficile, quasi impossibile, permettersi una settimana di relax. Anche sulla costa apuana, a detta di ristoratori ed albergatori, è stato un turismo “mordi e fuggi”, che ha riempito autostrade, locali, spiagge nei weekend senza arrivare a momenti prolungati di stacco dallo stress che non risparmia nessuno, togliendo serenità anche a scapito della salute e dei comportamenti. Non si lamentano i gestori degli agriturismi lunigianesi.
Fortunatamente hanno lavorato bene sia con gli italiani – sempre più alla ricerca del verde, dei freschi corsi d’acqua, dei cibi casarecci – che con gli stranieri. Questi ultimi hanno dato veramente una grossa mano all’economia nazionale, scegliendo spesso un turismo di lusso, a più stelle, incuranti di scontrini e quant’altro.
Un settore, quello del lusso, che non conosce crisi e che, grazie al cielo, sceglie come meta preferita l’Italia con le sue infinite meraviglie. Tantissimi i vip: cantanti, attori, registi, scrittori, che hanno puntato ai luoghi più “in” facendo registrare il tutto esaurito sulla Costiera amalfitana, in Toscana, Puglia, Sardegna.
Se il turismo popolare segna un drastico calo delle presenze, per il comparto del lusso si pone il problema opposto che porta all’overtourism con i luoghi più gettonati presi d’assalto. Insomma, a salvare l’estate ormai agli sgoccioli è stato il turismo internazionale, che ha compreso pure un ritorno importante di visitatori USA.
“L’Italia è un dono degli dei. Da amare, rispettare ed onorare” ha scritto, sui social, Russell Crowe, attore neozelandese. Tutto ciò non può che farci piacere, sapendo che è ottima pubblicità per economia, lavoro, occupazione.
Ma vorremmo che tale dono degli dei, o di Qualcuno che tutto e tutti sovrasta, fosse anche dono per tutti gli italiani. Con la possibilità di godere angoli suggestivi che mettono in armonia con il mondo e con il ciclo della vita. Senza il peso dell’inflazione che continua ad erodere il potere d’acquisto.
Ivana Fornesi