A Mulazzo successo nella 3 giorni della 40a edizione della rassegna
Si è chiusa con il travolgente concerto dalle tinte blues di Irene Fornaciari la 40ª edizione del Premio Bancarel’Vino. E poi spazio alla musica per ballare, fino allo spettacolo pirotecnico dei fuochi d’artificio. È stato un gran finale che ha avuto il suo momento clou nella proclamazione dei vini vincitori dell’edizione 2023. Decisione delicata, che – come hanno sottolineato i sette membri della giuria presieduta da Marco Bellentani, e composta da sommelier, giornalisti ed enologi – non è stata per niente facile, vista l’alta qualità delle circa 70 proposte delle aziende vitivinicole in concorso, e anche per i pareri a volte divergenti dei componenti della giuria.
Ed ecco i primi classificati delle varie categorie con a fianco il punteggio ottenuto Rifermentati eroici: Pucci Luigi (Le Canne) 89.67; Sweet (Il Sogno) 87,33; Chapeau (Il Sogno) 87. Vini bianchi nuove annate: Le Piane (Calevro) 89. 83; Concresco (Il Verzale) 89.50; Medea (Tenuta Ca’Bianca) 88. Vini bianchi vecchie annate: Falce di Luna Calante (La Maestà) 95, 5; Yenenga (In Candia Bio) 92; Rynaudo (Il Sogno) 91. 67. Vini rossi nuove annate (2021-2022): Fugastro (La Maestà) 91,83; Strinato Nero (L’Altradonna) 90,5; La Merla (Terenzuola) e Massaretta (Calevro) 88. 34. Vini rossi vecchie annate (2020): Deir (Monastero dei Frati Bianchi) 91, 17; Forma Alta (Terenzuola) 88, 17; Origini (Il Verzale) 86, 84 Vermentino 2022: L’Oro dei Valenti (Soc. Agr. Beatrice) 90, 5; Fosso di Corsano (Terenzuola Ivan Giuliani) 90, 17; Etichetta Nera (Lunae) 89, 67 Menzione speciale a Beatrice Società Agricola (agricoltura eroica). Medaglia d’oro a Fosso di Corsano 2017.
Grandi vini con la novità, in questa edizione, dei rifermentati, con l’affermazione di piccolissime realtà giovani e la conferma delle maison storiche della nostra variegata terra. È un patrimonio enologico da valorizzare e sviluppare, come ci racconta il sindaco di Mulazzo, Claudio Novoa, al termine di questa tre giorni di Bancarel’Vino: “Siamo contentissimi – dice – Tantissima gente, tanti giovani, tanti turisti che hanno apprezzato i nostri vini. Oggi siamo orgogliosi perché abbiamo la consapevolezza di poter contare su di un patrimonio di vino del nostro territorio di grande qualità”. Non a caso, sottolinea il sindaco, il momento speciale” di questa edizione del Bancarel’Vino “è stato l’incontro con e tra i vignaioli. Sentire i dibattiti sulla loro esperienza faceva capire che c’era qualcosa che andava al di là della produzione, si percepiva l’amore e il legame con il territorio”. Quindi questa “vinicultura eroica” può rappresentare un volano per l’economia locale? Il sindaco ne è convinto, a patto che non si intraprenda un percorso fatto di campanilismi: “Se si vuole rilanciare il territorio, bisogna farlo tutti insieme. In questo senso credo che il Bancarel’Vino – dice – sia stato uno splendido esempio che ha coinvolto, oltre all’Amministrazione e alle associazioni del comune, diverse realtà, dalla Regione, alla Provincia, dalla Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, all’Unione di Comuni. Perché si è capito che questa idea del connubio tra vini locali e piatti tipici, aiuta a valorizzare non solo la viticoltura locale, ma tutto il comparto turistico”. Tanto che già si sta pensando ad una continuazione della rassegna: ad ottobre, a Lusuolo, ci sarà un incontro dedicato al mondo della ristorazione, con la possibilità dei produttori locali di potere presentare le proprie etichette ai ristoratori delle province di Massa e La Spezia.
(Riccardo Sordi)