In 1.500 in cammino lungo il tracciato della via Francigena

Successo per la terza edizione della Francigena Half Marathon, che ha visto tanti partecipanti lungo il percorso che da Berceto porta sino a Pontremoli

è stata una vera e propria festa la Francigena Half Marathon, un’allegra invasione con circa 1.500 escursionisti lungo il sentiero della Via Francigena tra l’Ostello della Cisa (in località Tugo di Berceto) e Pontremoli. Un percorso che di fatto ha ricalcato quella che è la 22.ma tappa del tratto italiano dell’omonima via percorsa dal vescovo Sigerico oltre mille anni fa. Si è tenuta domenica la terza edizione, dopo il lungo stop dal 2019 a causa della pandemia, il cui svolgimento è stato possibile grazie all’impegno di associazioni e volontari che hanno unito le forze per la migliore riuscita e che ha visto un record di partecipanti di tutte le età, un’adesione certo favorita dal carattere della manifestazione, proposta come “camminata non competitiva a passo libero” con la possibilità di scegliere tre distanze: la “super” (28 km dall’Ostello a Pontremoli), la Half (20 km dal Passo della Cisa) e la “family” (12 km da Casalina).

Sono stati quindi in tanti che si sono ritrovati alla mattina presso il teatro della Rosa dove attendevano i pulmini per accompagnare i camminatori alla tappa prescelta. Il resto lo ha fatto poi la bella giornata e il desiderio (dopo quattro di anni di attesa) di riavvicinarsi al sole e al verde, con il percorso che ha visto un transito ininterrotto lungo un tragitti comunque impegnativo, con prevalenza di discesa ma con molti saliscendi che hanno messo a dura prova la resistenza di tanti.

Giudizi unanimi positivi per un tracciato che – è bene ricordarlo – era stato “aperto” dal CAI di Pontremoli all’inizio degli anni Duemila con una scelta che si è dimostrata azzeccata e vincente.

Nonostante la camminata non competitiva, comunque l’evento ha suscitato l’interesse anche di molti appassionati di corsa “fuori strada” (anche oltre l’ambito lunigianese) che hanno superato salite e discese a tratti molto impegnative in tempi che sono rimasti ampiamente al di sotto delle due ore e mezzo di percorrenza. La maggioranza degli iscritti ha invece percorso il tragitto a passo di camminata – più o meno veloce – cogliendo l’occasione per ammirare gli splendidi paesaggi di una Lunigiana in pieno rigoglio. Partiti dall’Ostello di Berceto, posto sulla strada della Cisa a circa 2 chilometri e mezzo dal valico, i “pellegrini per un giorno” hanno subito abbandonato l’asfalto per il sentiero che conduce al monte Valoria e da qui al passo che segna il confine tra Emilia e Toscana.

A fianco del santuario della Madonna della Guardia, la Porta toscana della Francigena ha accolto i camminatori nella nostra regione. Da qui, ancora sul sentiero per raggiungere i prati del Righedo, attraversare la Statale 62 e gettarsi nella lunga discesa che dal monte Cucchero conduce a Cavezzana d’Antena, a Groppoli e all’intrigante attraversamento del torrente Civasola sul bel ponte sospeso. Poi di nuovo salita per raggiungere Previdè, Groppodalosio inferiore, attraversare la Magra sul ponte romanico e, di nuovo in salita, raggiungere il punto di ristoro di Casalina. Da questa frazione della Valdantena poteva partire per il tratto finale della tappa chi non volesse percorrerla tutta. Attraverso Versola e Toplecca, con una salita costante su di un terreno più agibile, l’agognata Crocetta e la discesa finale a rotta di collo fino all’arrivo in piazza della Repubblica a Pontremoli. Qui il ritiro dei gadget e un buffet a base di prodotti locali. Una bella giornata, quindi, sia per gli organizzatori che per i partecipanti che sono stati anche favoriti da condizioni meteo di bel tempo stabile.

“è stata una fantastica Francigena Pontremoli Half Marathon -ha commentato a fine giornata la vicesindaca di Pontremoli, Clara Cavellini – grazie ai volontari e al Presidente Antonio Beschizza dell’Asd Pontremoli Goodbike che ha organizzato e a chi ha collaborato: Protezione Civile Pontremoli, Pro loco Pontremoli, Cio nel Cuore, Parrocchia di San Matteo di Casalina e agli sponsor” (r.s.)