A Fivizzano, per “Sapori”, una partecipazione straordinaria

La ventesima edizione della fortunata manifestazione ha richiamato un pubblico “mai visto prima”. Una vetrina dei prodotti del territorio con numerosi eventi collaterali

“Dalla domenica del villaggio”, programma turistico itinerante di Mediaset, condotto da Davide Mengacci e Mara Carfagna, che portava alla ribalta borghi antichi con la loro storia, gli aspetti folcloristici e i loro prodotti tipici, nacque oltre venti anni fa l’idea di “Sapori”, che quest’anno è giunto alla ventesima edizione. Era sindaco Loris Rossetti, Paolo Grassi assessore all’Agricoltura in Comunità Montana, che, poi, ebbe un ruolo fondamentale nella sua “istituzionalizzazione”, fino a farla diventare la manifestazione più importante di Fivizzano.

La consegna della pergamena con la cittadinanza onoraria a Valdo Spini. Con lui, da destra: il sindaco di Fivizzano, Giannetti, il presidente della Regione Toscana, Giani, e l’assessore Nobili.

L’edizione di quest’anno ha richiamato un pubblico “mai visto prima”, secondo i commenti degli Amministratori comunali, ma anche degli abitanti del capoluogo. “Sapori”, pur mantenendo le caratteristiche originarie di vetrina dei prodotti del territorio, nel tempo si è evoluto a grande contenitore anche di eventi culturali collaterali, di spettacoli, di festa per tutte le età, a partire dalla giostra e dal tiro a segno per bambini, per giungere, nella serata finale, al ballo liscio in piazza Medicea col gruppo “Giannarelli – Pietrelli “, di chiara ascendenza sassalbina, noti in tutte le più rinomate balere. Non è certo mancata neppure la Live Music Rock, che ogni sera ha fatto confluire nello stesso luogo centinaia di giovani.
Ma gli applausi più scroscianti li ha ottenuti il gruppo storico con i suoi oltre sessanta componenti, dai 5 ai 50 anni: tamburini, chiarine, flauti, dame, tutti in costume, hanno più volte percorso tutte le strade del centro storico, facendo sosta nelle varie piazze per consentire al gruppo degli sbandieratori di “giocare” con le bandiere, che li hanno resi famosi in paesi di tutti i continenti.
La parte del leone, ovviamente, l’hanno fatta gli stands gastronomici, quest’anno riservati, in particolare, ai prodotti e alla cucina caratteristici del territorio fivizzanese, ma anche lunigianese. Molte le associazioni presenti, il Pioero Fest con i ravioli, Agnino con i ciàn e le pattone, l’U.S. Monzone con la polenta e cinghiiale e con i funghi, Magliano con le frittelle dolci o con le acciughe, Monti con le facaccine, l’associazione medicea con la polenta incatenata, l’U.S. Ceserano con i testaroli, al tartufo quelli dell’azienda Mori, San Rocco Mozzano con la birra, la garfagnina Filligagnana con i maccheroni, e molto altro ancora, per tutti i gusti.
Tutto questo mentre all’interno della biblioteca o nella sala del Museo degli Agostiniani veniva concessa la cittadinanza onoraria a Valdo Spini, “orgoglioso della onorificenza e di essere amico di Fivizzano”, o veniva presentato il bel libro di Francesca Nobili “Una manciata di terra, un sorso d’acqua” o il noto critico d’arte Gianmarco Puntelli inaugurava la mostra “No War” del maestro Franco Carletti. Ancor più partecipate sono state la mostra “Capolavori re-interpretati e raccontati” a cura della Fondazione Casa Cardinal Maffi e l’esibizione in concerto degli alunni della Scuola ad indirizzo musicale del Comprensivo A. Moratti.
“Tutto molto bello, interessante e buono”, è stato il commento di molti, “peccato che non sia stato possibile, per ovvi motivi, assaggiare tutti i sapori e seguire tutto il programma dei saperi”. Soddisfatto il sindaco Gianluigi Giannetti per il successo e per la ricaduta economica sulle attività locali della quattro giorni di Sapori, che ha ricevuto anche la visita del presidente della regione Eugenio Giani.

Andreino Fabiani