
Si tratta de “Il ritratto del conte Arese Lucini in carcere”, sarà visitabile nella Sala dei Sindaci sino al 31 agosto

“Da oggi possiamo dire che gli Uffizi sono presenti anche in Lunigiana” così il direttore dello storico museo fiorentino, Eike Schimdt, ha salutato con evidente soddisfazione la presentazione ufficiale della mostra che, dal 7 maggio e fino al prossimo 31 agosto, sarà visitabile presso la Sala dei Sindaci nel palazzo Comunale e in cui sarà esposto il quadro di Francesco Hayez “Il ritratto del conte Arese Lucini in carcere”. Una presentazione che si è tenuta, non a caso, nel superbo contesto di Palazzo Dosi Magnavacca circondati dagli splendidi affreschi di Giuseppe Galeotti e le quadrature di Giovan Battista Natali. A fare gli onori di casa ci ha pensato il sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri, che ha ringraziato il direttore Schimdt “per il coraggio dell’idea e soprattutto per averle dato poi le gambe per concretizzarsi oggi. Uffizi diffusi è infatti un’eccezionale intuizione che offre la diffusione e la condivisione massima dello strepitoso patrimonio delle Gallerie”. Il direttore ha voluto poi sottolineare che, al contrario di altre realtà coinvolte nel progetto, “non si è scelto un’opera proveniente dai depositi del Museo ma un quadro già molto noto. Si tratta infatti di uno dei capolavori del più famoso pittore italiano dell’800. E una volta conclusa la mostra pontremolese farà parte della collezione permanente della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti”.

A introdurre la platea all’opera e al suo autore ci hanno pensato Elena Marconi, storica dell’arte, e Paolo Lapi, delegato del comune di Pontremoli per le relazioni religioso-culturali. La Marconi ha sottolineato come Hayez fosse un autore rivoluzionario “sia per il linguaggio pittorico che per le sue idee politiche”. Per quanto concerne l’opera, descrive il momento più tragico nella vita dell’ex colonnello napoleonico Francesco Teodoro Arese Lucini, che aveva partecipato ai moti risorgimentali del 1820-21, finendo sotto processo e subendo due anni più tardi una condanna a morte. La pena fu però convertita in tre anni di detenzione nel penitenziario austriaco dello Spielberg dopo che, durante il processo, il colonnello aveva riferito alla corte i nomi degli altri accusati. Fu proprio lo stesso Arese Lucini a chiedere ad Hayez di farsi dipingere in cella e in catene, per riscattare il proprio onore. “Nell’opera – ha evidenziato la Marconi – Hayez riesce a mettere in luce sia la sofferenza che la dignità del Conte. Provando quindi a mettere a tacere i non pochi dubbi sul suo comportamento processuale”.
Lapi si è invece concentrato sul rapporto tra Hayez e Pontremoli, una relazione nata con il dipinto realizzato attorno al 1820 “Pietro Rossi signore di Parma assediato nel Castello di Pontremoli” oggi conservato nella Pinacoteca di Brera che raccontano di quando gli Scaligeri, nel 1336 assediarono Pontremoli e il suo castello dopo aver occupato quasi tutti i domini dei Rossi di Parma. “Un’opera chiave nel percorso del pittore, che segna l’adesione di Hayez alla scuola Romantica e l’abbandono del Neoclassicismo che aveva seguito sino ad allora”. Non poteva mancare anche il saluto della ex sindaca, Lucia Baracchini, con cui ha avuto inizio il percorso degli “Uffizi Diffusi” che ha voluto ringraziare il direttore Schimdt “per aver voluto creare questa sorta di Grand Tour moderno, permettendo ai turisti e ai visitatori di scoprire alcuni dei capolavori degli Uffizi, ma anche tante piccole, ma splendide, realtà della nostra Toscana”. Un concetto condiviso dal direttore che ha ricordato come la presenza delle opere degli Uffizi sia spesso da traino per il turismo locale “perchè oltre a visitare la mostra si va poi alla scoperta del luogo che le ospita” e a sostegno di questo dato Schimdt ha evidenziato che “l’82% di chi si è recato alle mostre degli Uffizi Diffusi, non aveva mai visitato prima quel territorio”. Infine ha voluto poi ricordare che se questa mostra si concluderà il prossimo 31 agosto “questo non sarà la fine. Perchè l’idea è quella di realizzare ogni anno un’esposizione nuova continuando a mantenere vivo questo legame tra gli Uffizi e il territorio toscano”. Al termine della presentazione c’è stata quindi la visita all’opera esposta in Municipio dove c’è anche un video introduttivo per presentare l’opera. Oltre le persone già citate, erano molte le autorità presenti, tra queste i sindaci di Filattiera e Fivizzano, Annalisa Folloni e Gianluigi Giannetti, l’assessore di Mulazzo, Lucia Boggi, la vicepresidente della Provincia di Massa Carrara, Elisabetta Sordi, oltre ad altre numerose autorità civili e militari.
(Riccardo Sordi)