8xmille alla Chiesa cattolica, una firma che fa bene
La nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana prende le mosse dalla vita quotidiana degli italiani e arriva fino alle opere della Chiesa, attraverso la cifra semantica dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi atti di altruismo che capita di fare nella vita e che non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie.
Ne parliamo con Massimo Monzio Compagnoni.
“Il messaggio – ci dice il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica – punta ad essere immediato e intuitivo. Aiutare una persona a rialzarsi da terra, accogliere in casa un amico che arriva all’improvviso, rimboccare la coperta di una persona che dorme o condividere un ombrello sotto la pioggia, solo per fare alcuni esempi. Gli spot scommettono su gesti quotidiani e alla portata di tutti. Gesti che ci fanno stare bene, quando li facciamo. Gesti che tante altre persone possono ripetere, amplificati per migliaia e migliaia di volte grazie alle firme dei contribuenti che scelgono di destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica. Abbiamo avvertito l’esigenza di comunicare la bellezza che c’è nel prendersi cura degli altri e quanto ogni singola firma possa moltiplicare esponenzialmente questa bellezza”.
“Il Vangelo non cambia da duemila anni – continua Monzio Compagnoni – e le opere di misericordia, corporale e spirituale, sono sempre quelle. Con questa campagna vorremmo cercare di declinarle maggiormente a misura della nostra quotidianità attuale, ricordando che l’impegno della Chiesa in uscita verso le necessità degli ultimi non si ferma. Così è stato negli ultimi trent’anni, da quando è in vigore il sistema dell’8xmille, e così è ancora oggi. Solo che le firme di ciascuno di noi diventano sempre più preziose e fondamentali”.
Guida alla firma dell’8xmille
- Chi ha la scheda allegata al modello CU
Può firmare chi possiede solo redditi di pensione, lavoro dipendente o assimilati, attestati dal modello CU ed è esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Come scegliere? Nell’apposita scheda allegata al modello CU: 1. nel riquadro per la scelta per l’Otto per mille, firmare nella casella “Chiesa cattolica”. 2. Firmare anche nello spazio “Firma” posto in basso nella scheda. Quando e dove consegnare? 1. Entro il 30 novembre solo la scheda con la scelta, in una busta chiusa, che deve recare cognome, nome, codice fiscale del contribuente e la dicitura “SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO, DEL CINQUE E DEL DUE PER MILLE DELL’IRPEF”: in un qualsiasi ufficio postale o ad un intermediario (professionista, CAF …) 2. è possibile trasmettere la scelta direttamente via internet entro il 30 novembre.- Chi presenta il mod. 730
Il modello 730 precompilato è a disposizione del contribuente in un’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.gov.it. – area riservata). Se il contribuente intende presentare il 730 precompilato direttamente tramite il sito internet dell’Agenzia delle entrate deve anche compilare il modello 730 – 1 con la scelta per la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef . Chi si rivolge a un Caf o a un professionista abilitato deve consegnare, oltre alla delega per l’accesso al modello 730 precompilato, il modello 730-1 con la scelta, in busta chiusa. Il Modello 730 precompilato ed il modello 730-1 devono essere presentati al CAF o al professionista o al sostituto d’imposta entro il 30 settembre.
Per tutte le informazioni visita il sito internet www.8xmille.it/
Il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica spiega che “i progetti finanziati con questi fondi si avvalgono, nella stragrande maggioranza dei casi, del contributo fondamentale di migliaia di volontari. Sono donne e uomini generosi che mettono a disposizione gratuitamente tempo, conoscenze e cuore e il loro apporto amplifica a dismisura i benefici di tutto quello che grazie ai fondi viene progettato, realizzato e scrupolosamente rendicontato. L’8xmille è un vero e proprio moltiplicatore di risorse e servizi sul territorio, un sostegno per i più fragili e un volano per la promozione di percorsi lavorativi (basti pensare alle opportunità derivanti da progetti come gli orti sociali, le mense Caritas, i doposcuola per i bambini a rischio devianza, la manodopera specializzata per il restauro delle chiese). Se non ci fosse la Chiesa e il lavoro straordinario svolto dalla macchina del volontariato credo che ci sarebbe un vuoto enorme”.
Nella consapevolezza che comunicare nel migliore dei modi il messaggio legato all’8xmille e al “bene” che deriva da esso è una necessità se si vuole promuovere al meglio questa grande opportunità, la Cei ha messo a punto una campagna di comunicazione innovativa. “Abbiamo cercato di rendere la comunicazione più immediata e diretta, senza però abbandonare la cura quasi “cinematografica” della fotografia e del prodotto finito. Abbiamo continuato a raccontare le opere 8xmille senza far nessun uso di attori, perché i protagonisti degli spot sono operatori, volontari e fruitori delle opere che raccontiamo”.
“Per accogliere l’invito ad essere Chiesa in uscita, che si impegna a raggiungere i propri interlocutori lì dove essi sono – conclude Monzio Compagnoni – abbiamo voluto rilanciare tutti questi messaggi anche lì dove ormai le persone trascorrono più tempo e intessono relazioni: i social. Siamo su Facebook, Instagram, Twitter e YouTube. Al di là di qualsiasi scelta strategica, comunque, desidero sottolineare che la cosa più importante rimane la consapevolezza delle nostre comunità e il loro supporto. L’8xmille fornisce carburante ad una macchina della carità immensa. Ogni comunità e ogni singolo cristiano devono sentirsene responsabili e devono offrire il proprio contributo perché le persone firmino e facciano firmare, mettendo a frutto le potenzialità di uno strumento di democrazia fiscale davvero straordinario”.