
Cantieri sulla Statale della Cisa e sul raccordo autostradale per il capoluogo ligure creano gravi problemi ai pendolari lunigianesi

“Un gioco dell’oca in cui l’obiettivo è quello di completare il tratto Aulla – La Spezia in meno di un’ora. Ma attenzione! Sul tragitto troverete il semaforo di Stadano, quello di Bettola, la Rotonda di Santo Stefano e, infine, il famigerato Raccordo. Occhio alle carte degli imprevisti tra le quali spiccano ‘È partito il radiatore, stai fermo un giro’ e ‘Tamponamento’. Ma il pericolo maggiore arriva dagli autovelox: se superate i 30 km orari e vi beccano, dovete ripartire da Aulla”.

Queste le parole di presentazione di un ironico gioco dell’oca che ha spopolato sui social network la scorsa settimana, dopo che i disagi quotidiani per gli automobilisti lunigianesi che ogni giorno, pecorrono la Statale della Cisa verso sud, hanno raggiunto l’apice nella mattinata di martedì 9 maggio, quando è andata letteralmente in tilt la viabilità sulla Statale della Cisa da Caprigliola a Sarzana e La Spezia, con pesanti ripercussioni sulla viabilità secondaria. Il titolo del gioco immaginario, “Il raccordo maledetto”, deriva dal cantiere per la sostituzione dei guard-rail nel tratto autostradale gratuito che collega la Statale della Cisa alla Spezia, responsabile del caos della settimana scorsa. L’ennesimo cantiere degli ultimi tre anni sul “Raccordo”, dopo quelli lunghissimi alle gallerie di Fresonara, al viadotto di Fornola e quelli per il rifacimento degli asfalti. La paralisi sull’arteria e alle altre direttrici minori verso Spezia è stato immediato e c’è chi ha denunciato ai quotidiani locali un viaggio di un’ora e tre quarti per percorrere i 19 km che separano Aulla dalla città portuale. Le proteste per l’inopportunità di un cantiere in pieno giorno sono piovute sui quotidiani dai cittadini ma anche dalle amministrazioni locali della Bassa val di Magra.
L’interruzione ai lavori causa maltempo a partire dal giorno successivo non ha chiarito se Salt abbia programmato altri orari o periodi per terminare l’opera o se tutto procederà come pianificato, con buona pace dei disagi dei pendolari. La coda del 9 maggio, complicata anche dai lavori di costruzione della rotonda all’ingresso sud di Santo Stefano, arrivava fino a Bettola (stazione di Caprigliola), dove sono in corso i lavori per la costruzione della rotonda di accesso al nuovo ponte di Albiano e per la mini-variante alla Statale; un’area dove già nel mese di aprile un senso unico alternato aveva provocato non pochi disagi e altrettante polemiche, sopitesi solo quando il sindaco di Aulla Valettini ottenne da Anas la sostituzione dei semafori con i movieri nelle ore di traffico più intenso. Nello stesso punto, per 30 giorni, in vista del completamento dei lavori, tornerà a giorni il senso unico alternato destando la preoccupazione delle centinaia di automobilisti che fin dalle prime ore del mattino percorrono le Lame per recarsi al lavoro nelle aree industriali di Ceparana e Santo Stefano, a Spezia o a Sarzana
(Davide Tondani)
Ritorna la proposta del pedaggio gratuito sull’A15

Quando termineranno i disagi per i pendolari? Difficile dirlo: la nuova rotonda sul ponte di Albiano sarà pronta per fine giugno e nello stesso periodo termineranno i lavori a quella di Santo Stefano. La fine dell’anno scolastico dovrebbe ridurre anche i volumi di traffico, ma la fragilità del tracciato lungo le Lame – dove tra il 2018 e il 2020 un semaforo regolò il senso unico alternato nei pressi di Stadano per ben 20 mesi – potrebbe determinare il perpetuarsi dei rallentamenti, determinati anche da una viabilità oramai insufficiente per i volumi di traffico, rispetto alla quale c’è chi invoca una “variante Cisa” a Santo Stefano, al momento fuori da qualsiasi dibattito politico. I disagi di questi mesi hanno rimesso in primo piano la proposta, formulata alcuni anni fa da un gruppo di pendolari, di rendere gratuita l’autostrada per i pendolari lunigianesi come unica alternativa alla vecchia Statale capace di offrire agli automobilisti un collegamento veloce con l’area costiera e evitare alla vallata un ingiusto isolamento che favorisce nel lungo periodo lo spopolamento.
A più riprese ne abbiamo scritto anche sul nostro settimanale, ma l’idea, già sottoposta da alcuni pendolari a sindaci e politici locali, non è mai stata oggetto di una riflessione politica di ampio respiro o di un confronto con Salt, concessionario di A15 fino al 2031. Per le centinaia di pendolari che ogni mattina si apprestano a uscire dalla Lunigiana in direzione Spezia l’alternativa a code, autovelox e rallentamenti è un pedaggio di 2,60 euro da Aulla e di 4,90 da Pontremoli: francamente troppi per i km di autostrada percorsi e per le tasche di chi viaggia ogni giorno. (d.t.)